Dopo tre anni di battaglie legali, il 43enne piastrellista brasiliano accusato da due amici di non aver diviso con loro il premio da 2 milioni ottenuto con un Gratta e Vinci, è stato “assolto dal reato di appropriazione indebita perché il fatto non sussiste”.
L’uomo, residente nel Mantovano, era stato protagonista di una incredibile doppia vincita al Gratta e Vinci nel giro di 20 giorni: la prima a Modena di 800mila euro e la seconda invece a Garda (VR), con un biglietto da 2 milioni di euro. E proprio questa vincita, “rivendicata” anche da due amici, aveva portato l’uomo in tribunale.
Secondo loro, prima dell’acquisto del tagliando, ci sarebbe stato un accordo tra i tre: “Lo abbiamo acquistato insieme, quindi la vincita va suddivisa in tre – sostenevano i due all’epoca dei fatti -. Tra noi c’era un patto ben preciso”.
Tesi sempre smentita dal piastrellista, che alla fine si è visto dare ragione dal giudice. Ora potrà finalmente incassare la vincita e tenersi i 2 milioni tutti per sé.