(Jamma) In cinque mesi aveva fatto sparire 130mila euro di incassi della sala giochi di Castelfranco per cui lavorava. A scovare questa “dipendente infedele” che è stata denunciata alla Procura sono stati i carabinieri su segnalazione della società che gestisce la sala da gioco. Gli ammanchi, in particolare, sono circoscritti al periodo giugno-novembre dello scorso anno: ad incastrare la donna l’analisi delle somme incassate, nettamente inferiori rispetto al prospetto compilato dal gestore. Decisiva anche l’installazione di una telecamera nascosta che ha permesso di scoprire le modalità con cui avvenivano gli ammanchi: la donna bloccava le slot all’ora di chiusura prevista, predisponeva una stampata dell’incasso e poi riattivava le macchinette intascando tutti gli introiti successivi, senza però contabilizzarli.