Filippo Stotani, Country Manager per Virgin Bet (parte del gruppo Livescore Group), ha una grande esperienza nel settore dell’iGaming, ha lavorato in diversi mercati in tutta Europa per brand internazionali come Unibet, Vlad Cazino, Bingo.com, NetBet.
Per conoscere meglio questo professionista del gioco lo abbiamo intervistato per #YesiGaming, la rubrica che punta i riflettori sui talenti del settore.
Ciao Filippo, sei pronto a raccontarci un po’ di te?
Certo, con molto piacere!
A quali fiere hai partecipato ultimamente?
ICE ed Enada sono le fiere di settore a cui ho cercato di non mancare mai in passato. Entrambe rappresentano un’occasione per stringere nuove relazioni di lavoro ed interagire faccia a faccia con colleghi con cui non si ha l’occasione di incontrarsi. Le giornate in fiera si caratterizzano per l’atmosfera estremamente viva, stimolante, dove novità ed innovazione sono protagoniste. Per il mio ruolo gli incontri più importanti sono quelli con i partner di servizi sia per quanto riguarda i verticali di prodotto che le soluzioni di pagamento, fino ai tool di marketing.
Quale ti è piaciuta di più?
ICE certamente per il contesto internazionale, ma anche per la vastità di espositori e partecipanti. Inoltre per quanto riguarda ICE, fino ad ora, ho sempre giocato in casa vivendo da più di 10 anni a Londra.
Quale stand ti ha attirato di piu?
Ho avuto il piacere di partecipare più volte a meeting col team Italia di Amusnet. Il loro stand è stato una calamita per tanti colleghi, un luogo in cui incontrarsi e scambiare una piacevole conversazione davanti ad un caffe o un drink. Anche lo stand IsoftBet, un open space ben posizionato e molto accogliente, avrà certamente catturato l’attenzione di molti. Infine, ho apprezzato la cura dei dettagli in Playlogiq, provider omni-channel che recentemente ha vinto il premio Best Platform 2024 ai SIGMA AWARDS EURASIA di Dubai.
La cosa che ti piace meno del tuo lavoro?
Lavoriamo in un settore soggetto a veloci e spesso drastici cambiamenti. Ciò comporta un forte spirito di adattamento e di sacrificio per gli addetti ai lavori. Se da un lato questo è uno stimolo al costante aggiornamento e alla ricerca di soluzioni innovative, dall’altro è un elemento che può risultare frustrante. Ritengo che ci sia tanto da lavorare al fine di potenziare l’industria del gioco in modo sostenibile e maturo, mantenendo alto il focus sulla protezione del cliente vulnerabile ma escludendo limitazioni affrettate che quasi mai portano benefici.
Cosa ti piace di più?
Certamente lavorare in un ambiente stimolante e ricco di persone appassionate. Con gli anni mi accorgo sempre più di quanto si impari dagli altri ogni giorno. Il lavoro non solo mi permette di arricchire un bagaglio di conoscenze tecniche ma anche di stringere legami forti e duraturi con persone eccezionali. Mi piace raggiungere gli obiettivi quando si è lavorato bene in team. Mi piace accettare nuove sfide e remare con i colleghi nella stessa direzione, tutti con la stessa determinazione.
Consigli per chi ha iniziato il suo primo giorno?
Il primo è quello di seguire le proprie passioni. Capire cosa veramente ci attrae in questa industry è un passo fondamentale. C’è chi ha una innata curiosità e devozione per il prodotto, chi si specializza in un ramo del marketing o chi crede fortemente nel migliorare la user experience. Il mio consiglio è sempre e comunque di fare ciò che piace.
Il secondo è quello di circondarsi di persone da cui si possa imparare, costruirsi un ambiente di lavoro che produca stimoli e nuove sfide da superare.
Dove vivi?
Sono stabile a Londra da piu di 10 anni. Questa metropoli è un continuo flusso di energie, trend, mode e un canalizzatore di passioni. Non posso immaginare un luogo maggiormente gratificante per una crescita personale e professionale. Sebbene la concentrazione di aziende del mondo del gioco sia maggiore in luoghi come Malta, Gibilterra, o per quanto riguarda l’Italia in città come Roma e Milano, ritengo che Londra conservi sempre una marcia in più per quello che offre in ambito lavorativo e culturale.
Un oggetto che non puo mancare nei tuoi viaggi di lavoro?
Penna e taccuino. Può sembrare una scelta old school, ma quando viaggio trovo molto facile buttare giù velocemente su carta alcuni concetti di cui si è discusso in un incontro faccia a faccia. Al ritorno in hotel o a casa potrò poi approfondire con l’aiuto del computer.