A meno di 5 giorni dalla scadenza del termine ultimo per l’iscrizione nell’Albo dei Punto Vendita Ricariche (PVR), il sentiment tra gli operatori è tutt’altro che sereno.
Da Malta, dove in queste ore si sta tenendo uno delle più importanti manifestazioni dedicate all’industria del gaming, tra gli operatori italiani non si parla solo di novità e opportunità commerciali, quanto piuttosto delle procedure per l’iscrizione all’Albo.
Dietro ai ‘numeri’ di quella che dovrebbe essere la fotografia dello stato del processo, emergono le problematiche che la maggior parte degli operatori ha incontrato in fase di registrazione.
Come hanno spiegato la maggior parte di loro, la prima questione da affrontare è proprio quella della data scadenza per il completamento delle iscrizioni.
Il 18 novembre si concluderà la fase di registrazione per quanto riguarda i PVR che potranno continuare così a lavorare dal 19 di novembre al 31 di dicembre 2024. Di fatto però le problematiche che stanno riscontrando gli operatori sono notevoli, a partire dalla fase di registrazione visto che molto spesso l’area riservata risulta non accessibile.
In seconda battuta, se pur vero che sono migliaia quanti hanno iniziato la fase di registrazione, per il 90% di loro non si è conclusa, in quanto va distinta la fase di registrazione dal pagamento dell’F24 e la prova di avvenuto pagamento che devono ricevere dall’Agenzia delle entrate, cosa che per il 90% non si è verificata.
Alcuni concessionari sentiti in queste ore parlano di altre difficoltà per chi è stato in grado di concludere questo primo iter, una volta che il PVR è entrato in un’area riservata, ma quando è andato per selezionare il concessionario con cui ha il contratto, non si è aperto il menu a tendina o non erano visualizzati i propri concessionari.
Pertanto delle migliaia di PVR che si sono ‘registrati’ e di cui oggi si parla, solamente pochissimi hanno ottemperato a quanto richiesto.
Per questo, tra le ipotesi auspicate, c’è quella di concedere un’ulteriore proroga al fine di risolvere tutte le problematiche riguardanti l’area portale e area riservata che non permettono di ottemperare, non per volontà del concessionario del PVR, a quanto richiesto dall’ADM.
Altre perplessità sono state espresse sulla possibilità, prevista, di indicare il concessionario solo successivamente, ovvero sulla base di contratti che si potrebbero contestare da un punto di vista legale.