HomeAttualitàUcraina, arrestato il direttore dell'autorità nazionale di regolamentazione del gioco d'azzardo: ha...

Ucraina, arrestato il direttore dell’autorità nazionale di regolamentazione del gioco d’azzardo: ha favorito un casinò online russo

L’Ufficio per la sicurezza dello Stato dell’Ucraina ha arrestato il capo della Commissione per la regolamentazione del gioco d’azzardo e delle lotterie con l’accusa di favoreggiamento dello Stato aggressore, nonché il possesso illegale di stupefacenti in grandi quantità .

Il reato contestato è quello di aver favorito le attività di un casinò online in Ucraina, i cui proprietari sono russi.

Nel corso delle indagini preliminari della SBI è stato accertato che l’istituzione da lui presieduta ha rilasciato, e su istruzioni del quale egli deliberatamente non ha intrapreso azioni di revoca, una licenza per l’organizzazione di giochi d’azzardo su Internet, a una struttura commerciale i cui titolari effettivo sono russi e i cui rappresentanti hanno contribuito allo stato aggressore.

La decisione ha fatto seguito a una intensa indagine che ha dimostrato che le attività dei casinò online minacciano la sicurezza nazionale. In particolare, i dati dei militari ucraini, clienti del casinò, potrebbero facilmente arrivare ai russi.

Così, durante l’indagine della SBI, è stato accertato, tra l’altro, che colui che controlla direttamente le attività del casinò online, dopo l’inizio dell’invasione su vasta scala, ha finanziato i veterani. Lo stesso casinò online continua ad operare sul territorio della Russia e sulle risorse web russe.

Attualmente il tribunale ha adottato misure preventive sotto forma di custodia dei titolari effettivi del casinò online oggetto di indagine, del direttore e del proprietario del marchio e del nome di dominio. Sono stati informati dei sospetti ai sensi dell’articolo sul favoreggiamento dello Stato aggressore.

Inoltre, l’Ufficio di presidenza, insieme ad altri organi autorizzati, ha adottato misure per far confluire i fondi sequestrati nelle entrate dello Stato, in conformità con le norme della legislazione vigente.

Un tribunale nazionale ha già accolto la richiesta della DBR e della Procura generale di trasferire all’erario più di 2,6 miliardi di grivnie (questo è l’importo totale dei fondi sequestrati, tenendo conto delle transazioni finanziarie), sequestrati dai conti di un casinò online associato a rappresentanti dello stato aggressore.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati ingenti quantitativi di cocaina al capo dell’autorità di regolamentazione.

Le indagini sono ancora in corso. La gestione procedurale è effettuata dalla Procura generale.

Articoli correlati