Gli avvocati Marco e Riccardo Ripamonti (con studio in Viterbo e Firenze) comunicano a Jamma di aver ricevuto, questa mattina, una nuova ordinanza di rimessione degli atti al Giudice delle Leggi con riferimento alla normativa Balduzzi, sia riguardo al profilo del trattamento sanzionatorio, sia per quanto concerne le problematiche connesse alla responsabilità degli esercenti e ai limiti di installazione ed utilizzo degli apparecchi per la connessione in rete web, potenzialmente utilizzabili per raggiungere portali di gioco. Richiesti di un commento da Jamma, l’avv. Marco Ripamonti ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’ordinanza della Cassazione, pubblicata il 24.07.2024, si assomma alla precedente ordinanza di rimessione degli atti alla Corte Costituzionale resa dal Tribunale di Viterbo il 17 del corrente mese e dal sottoscritto tempestivamente depositata, per opportuna conoscenza, anche nel procedimento di Cassazione. L’ordinanza della Cassazione scaturisce da caso, proveniente da Lecce, da noi discusso il 9 gennaio 2024, a fronte del quale era stata emessa una precedente ordinanza interlocutoria che lasciava presagire concrete problematiche, ravvisate dalla Suprema Corte di Cassazione, in ordine a diversi profili interpretativi della normativa Balduzzi riguardante computer e totem, soprattutto con riferimento alla libera navigazione in rete internet e alle libertà del cittadino di interfacciarsi, in modo consapevole e meditato, a portali di gioco e scommesse. Situazione che in Italia dovrebbe essere consentita esclusivamente verso portali dotati di concessione per la raccolta a distanza. A questo punto attendiamo che vengano svolti gli ulteriori adempimenti e fissata l’udienza dinanzi alla Corte Costituzionale, all’esito della quale, auspichiamo, verranno chiarite tutte le problematiche sollevate. Si tratta di una situazione particolarmente rilevante, non solo dal punto di vista delle libertà del singolo cittadino, ma anche con riferimento al comparto del gioco a distanza. Siamo molto soddisfatti per l’attenzione e la cura che anche la Suprema Corte di Cassazione ha riservato alla materia in argomento, pronunciando un’ordinanza dotata di numerosi spunti di riflessione e considerazioni di alto valore giuridico”.