La tutela dei minori online è un tema di crescente rilevanza normativa, ma l’approvazione definitiva del regolamento sulle modalità tecniche per l’accertamento della maggiore età degli utenti, previsto dal Decreto Caivano, dovrà attendere ancora. La Commissione TRIS della Commissione Europea ha infatti deciso di prorogare il periodo di standstill fino al 17 febbraio 2025, rimandando l’ultimo vaglio sul provvedimento.Si tratta di una conseguenza dell’invio di un parere circostanziato della Commissione Europea
L’Autorità competente, l’AGCOM, aveva approvato lo schema di regolamento lo scorso settembre, prevedendo un sistema avanzato di verifica dell’età (age assurance) finalizzato a proteggere i minori da contenuti potenzialmente dannosi. Tra questi viene incluso il gioco online, Prima della notifica alla Commissione Europea, il regolamento aveva già ricevuto il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali e il contributo di una consultazione pubblica che ha coinvolto istituzioni, associazioni di categoria e piattaforme digitali.
Il regolamento si inserisce in un quadro normativo europeo sempre più attento alla sicurezza online dei minori, come evidenziato dal Digital Services Act (DSA). L’obiettivo principale è garantire un ambiente digitale sicuro, introducendo sistemi di verifica dell’età che rispettino al contempo i diritti alla privacy degli utenti. Il regolamento propone un modello basato sul doppio anonimato, che garantisce la riservatezza durante tutto il processo di verifica.
Secondo quanto previsto, l’accertamento dell’età avverrà attraverso l’intervento di terze parti certificate, indipendenti dal fornitore del contenuto. Questi soggetti rilasceranno una prova dell’età, che verrà comunicata all’utente e successivamente inviata al sito o alla piattaforma visitata per la verifica finale. Il regolamento vieta espressamente sistemi che richiedano il trattamento diretto di dati sensibili, come documenti d’identità o informazioni bancarie, rispettando i principi del GDPR.
Il regolamento rappresenta un equilibrio complesso tra tutela dei minori e rispetto dei diritti digitali. La Commissione Europea, nell’estendere il periodo di valutazione, sottolinea la necessità di un’attenta verifica per garantire che le modalità proposte siano conformi ai principi di proporzionalità, trasparenza e inclusività. L’obiettivo non è solo proteggere i minori, ma anche evitare discriminazioni o limitazioni ingiustificate nell’accesso ai contenuti digitali.
Un altro elemento centrale del regolamento riguarda la sicurezza informatica. I sistemi di verifica dovranno essere in grado di resistere a eventuali attacchi e tentativi di elusione, garantendo al contempo un’efficacia elevata nel determinare l’età dell’utente. Ogni sessione di utilizzo richiederà una nuova verifica, che sarà valida solo per il tempo di attività effettiva, riducendo così i rischi di uso improprio.
Il regolamento non si limita ai contenuti pornografici, ma pone le basi per una regolamentazione più ampia, applicabile a qualsiasi contenuto che possa nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori, tra cui il gioco d’azzardo online. L’Autorità ha adottato un approccio tecnologicamente neutrale, lasciando ai fornitori di servizi la libertà di scegliere gli strumenti più adeguati, a patto che rispettino i principi stabiliti. Va precisato che la normativa italiana vigente prevede già l’obbligo della verifica dell’età per i fornitori di servizi di gioco d’azzardo.
Inoltre, il regolamento prevede iniziative di sensibilizzazione rivolte a genitori, educatori e giovani, al fine di promuovere un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali. Parallelamente, verrà istituito un Tavolo tecnico per monitorare l’efficacia delle misure adottate e adeguarle alle evoluzioni normative e tecnologiche.