La Procura di Prato ha richiesto il rinvio a giudizio di 10 indagati nell’ambito di un’inchiesta che ha portato alla luce un vasto sistema di scommesse illegali e clandestine. L’indagine, coordinata dal procuratore Luca Tescaroli, riguarda nove cittadini italiani e un cittadino cinese, accusati di operare in un presunto contesto associativo per la raccolta illecita di puntate.
Le accuse
Secondo quanto comunicato dalla Procura, l’inchiesta ha svelato l’esistenza di una rete organizzata che operava sia online, tramite siti clonati, sia in diverse sale slot situate a Prato. Le attività illegali si concentravano in tre location:
- Via Castagnoli
- Via Longobarda
- Via Galilei
Le sale di via Longobarda e via Galilei sono attualmente sottoposte a sequestro preventivo su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).
Provvedimenti cautelari
Nel corso dell’indagine, il GIP ha adottato anche misure cautelari nei confronti degli indagati. Questo ulteriore provvedimento sottolinea la gravità delle accuse e l’impegno delle autorità nel contrastare il fenomeno delle scommesse clandestine.
L’indagine
Le autorità hanno ricostruito l’intero sistema di raccolta illegale, collegando l’attività delle sale slot e dei siti clonati a individui appartenenti a una presunta rete organizzata. I luoghi incriminati, riconducibili a cittadini cinesi, rappresentavano il fulcro delle operazioni di raccolta illecita.
Il caso evidenzia ancora una volta l’importanza del contrasto al gioco illegale e alla gestione non autorizzata di scommesse, fenomeni che minacciano sia l’economia legale che la sicurezza sociale. La richiesta di rinvio a giudizio rappresenta un passo fondamentale verso il chiarimento delle responsabilità e la tutela del gioco regolamentato.
