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RUE, Basili: “Abbiamo soluzioni di auto esclusione per gli scenari di gioco esistenti”

“Ci sono posti obiettivi, stiamo impiegando tutte le tecnologie esistenti, abbiamo messo al centro delle nostre considerazioni l’autoescluso e abbiamo pensato un sistema per l’auto esclusione dal gioco in presenza”.

Così ha dichiarato Roberto Basili, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, nell’Aula consiliare “Giorgio Fregosi”, Palazzo Valentini a Roma, nel corso della Presentazione della ricerca sul Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) – II fase per il settore del gioco pubblico in Italia – L’autoesclusione nel gioco fisico, curata dal Dipartimento di Scienze Cliniche e Medicina Traslazionale.

“Inoltre, proprio per la sostenibilità del progetto, abbiamo inteso soluzioni che non chiedessero una rivoluzione degli scenari esistenti, quindi, se oggi il gioco avviene in un certo modo, dovremo cercare di fare un’auto esclusione rispetto a questi processi.

E infine, ci siamo provati ad immaginare una soluzione che sia sostenibile nel tempo.

Quindi, la gestione di questa soluzione con il tempo per la sua sostenibilità economica per gli operatori del settore.

Prima di poter entrare nell’ambito del nostro processo di supporto alla auto esclusione, possiamo passare attraverso la fase di registrazione.

Quindi, in qualche modo, un sistema distribuito di tutti i processi è pronto a ricevere la richiesta di auto esclusione e in modo distribuito nel territorio.

E questa è la fase di monitoraggio, che è localizzato e distribuito nella geografia del territorio nei luoghi fisici del territorio.

Quindi, nel tempo l’auto escluso non sarà oggetto di alcuna messaggistica, warning, o localizzazioni.

Nella fase in cui un auto escluso si avvicina fisicamente, cioè entra in contatto con i punti di gioco, in quel momento cambia il suo stato, diventa uno stato di attenzione che ha diverse conseguenze a seconda del luogo fisico di gioco.

Quindi, nella fase di alert, il concessionario e l’auto escluso possono essere avvisati di questo riconoscimento in modo di essere fatto, e, ovviamente, a seconda delle situazioni di gioco, il concessionario ha anche la possibilità di poter aggiungere tutele, per esempio, prevenire i pagamenti, o invitare quell’auto escluso che è stato rilevato all’ingresso a non giocare.

Queste tre fasi sono sostenute dal punto di vista tecnologico, da sottosistemi che sono cooperanti tra loro, in una rete distribuita e che contribuiscono per un solo sistema”.

Redazione Jamma
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