Sono quattro gli apparecchi da divertimento e intrattenimento sequestrati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, oltre alla somma in contanti pari a circa 4.000 euro e un telecomando utilizzato per spegnere le macchinette in caso di un controllo improvviso da parte delle forze dell’ordine.
Durante un servizio rientrante nel piano d’intervento volto al contrasto del fenomeno del gioco illegale e irregolare svoltosi il 14 giugno scorso, militari della Compagnia di Noto hanno individuato un bar di Rosolini (SR) all’interno del quale erano presenti 4 apparecchi da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete statale di raccolta del gioco, in violazione alla normativa di cui al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Si è proceduto, pertanto, al sequestro amministrativo dei quattro apparecchi, del denaro rinvenuto in parte all’interno degli stessi e in parte nella macchinetta “conta soldi” per una somma poco superiore ai 4.000 euro, del telecomando che l’esercente utilizzava per accendere e spegnere gli apparecchi, oltre all’irrogazione delle previste sanzioni amministrative pecuniarie ammontanti a 62.000 euro. All’esito delle operazioni, il titolare del bar è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa per non aver, tra l’altro, esposto all’interno dei locali del proprio esercizio commerciale la prescritta tabella dei giochi proibiti.
L’operazione di servizio testimonia ulteriormente il ruolo strategico del Corpo della Guardia di Finanza nel settore del gioco pubblico, a tutela dei cittadini da proposte di gioco illegali e insicure, salvaguardando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori. Allo stato la posizione della persona indagata si riferisce esclusivamente alla fase delle indagini, per cui la stessa è da presumersi innocente sino alla sentenza di condanna definitiva che ne accerti la responsabilità all’esito del giudizio che si svolgerà nel contraddittorio con la difesa davanti al giudice terzo e imparziale, giudizio che si potrà concludere anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità.