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Prato, blitz in un internet-point: sequestrati 15 pc collegati a piattaforme di gioco estere non autorizzate (VIDEO)

Tra le linee d’azione promosse dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato per garantire la tutela degli interessi socio-economici che sorreggono il distretto pratese è sempre stata riservata un’attenzione particolare al settore dei giochi e scommesse. In tale ambito, infatti, il presidio posto a garanzia delle entrate erariali si interseca con la sempre più profonda esigenza di tutela della Salute Pubblica, soprattutto con riguardo al fenomeno della ludopatia.

A tal proposito, con riferimento al potenziamento dei servizi di controllo e contrasto del gioco illegale e irregolare nell’ambito del distretto industriale pratese disposto dal Comando Regionale Toscana ed a seguito delle direttive operative emanate dal Comando Provinciale di Prato, i Baschi Verdi del Gruppo di Prato hanno dato esecuzione ad un’attività di controllo presso un internet-point, sospettato di offrire ai propri utenti servizi di accesso a piattaforme di gioco non monitorate dalla competente Agenzia dei Monopoli, nonché dotato di un sistema di videosorveglianza irregolare per monitorare gli accesi e permettere al gestore di bloccare da remoto le connessioni ai siti gioco.

A seguito dell’accesso presso il locale aperto al pubblico, i militari hanno prontamente proceduto a rilevare e documentare con foto e video lo stato di connessione dei pc installati, appurando che gli apparecchi erano collegati ad un server centrale dal quale, a seguito di pagamento di corrispettivi mediante POS, veniva abilitata la navigazione online senza restrizioni.

Alla luce di ciò, i militari hanno proceduto a scollegare e sottoporre a sequestro tutti i 15 pc presenti nel locale, al fine di permettere ai tecnici qualificati della SOGEI di effettuare le perizie necessarie ai fini dell’accertamento della relativa violazione.

L’art. 110, comma 9, lettera f – quater del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza prevede l’irrogazione di una sanzione da € 5.000 a € 50.000 per ciascuna delle apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consente ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco on-line.

L‘attività di servizio svolta si colloca in perfetta aderenza con le linee guida del Corpo, che individua nei distretti industriali della regione ed in particolare in quello pratese dei contesti particolarmente sensibili, la cui tutela costituisce la base per il corretto sviluppo socio-economico dell’intero Sistema-Paese.

Redazione Jamma
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