Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha respinto il ricorso presentato dalla rappresentante legale di una società titolare di una licenza per la raccolta di scommesse, confermando la sospensione della licenza per tre giorni. La decisione, adottata dal Questore di Palermo nel febbraio 2023, è stata motivata dall’assenza reiterata della titolare e dei preposti autorizzati nei locali del punto scommesse.
Le motivazioni del provvedimento
Nel corso di due sopralluoghi, effettuati a febbraio e dicembre 2022 da diverse autorità di polizia, era stata riscontrata l’assenza della titolare e dei preposti indicati nella licenza, con la presenza, invece, di un dipendente non autorizzato a svolgere tale ruolo. Tali elementi avevano portato la Questura ad avviare un procedimento amministrativo e a emettere il provvedimento di sospensione ai sensi dell’art. 88 TULPS.
I motivi del ricorso
La ricorrente aveva contestato il provvedimento sostenendo:
- L’assenza di prove che dimostrassero l’intenzione di delegare la gestione al dipendente non autorizzato.
- L’assenza delle condizioni previste dall’art. 100 TULPS, come tumulti o gravi disordini, per giustificare la sospensione.
- La sproporzione della sanzione rispetto alla condotta contestata.
La decisione del TAR
Il TAR Sicilia ha rigettato il ricorso, ritenendo che:
- L’amministrazione ha esercitato correttamente i poteri inibitori previsti dall’art. 10 TULPS, che consentono la sospensione delle autorizzazioni in caso di abuso da parte dei titolari o rappresentanti.
- La presenza non occasionale del dipendente non autorizzato nel punto scommesse, dimostrata da più sopralluoghi, costituisce una violazione della normativa.
- La misura adottata è proporzionata rispetto alla gravità dell’infrazione, considerando anche precedenti analoghi.
