Boomerang Partners, azienda leader nel marketing di affiliazione, ha caratterizzato la sua partecipazione al SiGMA Europe 2024 a Malta, con la partecipazione delle leggende del Milan Massimo Ambrosini e Serginho. Una occasione straordinaria per gli ospiti dello stand che hanno avuto l’opportunità unica di incontrare i vincitori della Champions League, campioni di Serie A e di altri trofei. I due campioni hanno incontrato tifosi provenienti da ogni parte del mondo, firmato autografi e premiato i vincitori dei biglietti per assistere alle partite casalinghe del Milan.
Tutto questo è stato possibile per il fatto che Boomerang è Regional Betting Partner del Milan in Europa. Questa partnership strategica evidenzia l’attenzione di Boomerang per il mercato delle scommesse sportive, grazie al prodotto di punta dell’azienda, Boomerang-Bet.com. Ma non solo: Boomerang dispone di offerte personalizzate e impostazioni di campagne per i team di affiliazione partner che hanno portato a una crescita di cinque volte nel segmento delle scommesse sportive nell’ultimo anno.
Vitalii Prokofev, CEO di Boomerang Partners, ha sottolineato l’importanza di invitare le leggende del Milan per collaborare all’evento: “Questa collaborazione è un passo avanti significativo nel nostro rapporto con i nostri partner calcistici. Avere icone dello sport come Massimo Ambrosini e Serginho coinvolte ci consente di creare esperienze uniche per i nostri partner, clienti e ospiti. Dimostra la nostra attenzione al traffico sportivo, alla fiducia e aumenta la visibilità del nostro marchio al SiGMA Europe di Malta“.
I due campioni non si sono sottratti alle domande dei giornalisti di Jamma.
Massimo Ambrosini, Boomerang ha scelto di essere partner del Milan per la sua storia e per il rapporto con i tifosi. Ma qual è stato e qual è oggi il suo rapporto con i tifosi?
Un rapporto che si è instaurato in maniera forte sin da subito e che è rimasto inalterato nel tempo. Ho sempre considerato i tifosi un elemento importante della mia esperienza di calciatore, credo di essermi sentito sempre un tutt’uno con ognuno di loro anche se oggi non sono più impegnato sul campo di calcio e svolto un’altra professione.
Oggi, sappiamo, sei un runner, appassionato di corsa. Come sono i tuoi risultati, sei forte come lo eri da calciatore?
Ho una grande passione per la corsa ma, ahimè, i risultati non sono paragonabili a quelli raggiunti come calciatore. Posso però senz’altro dire che affronto la corsa con la stessa passione e la determinazione di quando ero un calciatore. Di fatto l’approccio non è cambiato.
Serginho, ti sei dichiarato in diverse occasioni un grande fan di Baresi e Maldini. Ricordi cosa hai provato la prima volta che li hai incontrati?
Ho sempre provato una grande stima per questi due calciatori del Milan. Potete immaginare cosa significa essere un giovane calciatore in Brasile e vedere questi due idoli. La prima volta che me li sono trovati davanti mi è letteralmente mancato il fiato: era semplicemente incredibile. Con Baresi non ho mai giocato, ma s conferma uno dei calciatori di riferimento. Con Roberto, con il quale ho condiviso l’esperienza di squadra, è nata un rapporto di grande amicizia e profonda stima.
Se ti dico 11 maggio 2001, cosa ti viene in mente?
L’11 maggio del 2001 c’è stata la partita del derby che il Milan ha visto 6-0. Come si può dimenticare un evento di quel genere! La cosa ancora più straordinaria è che nessuno avrebbe mai pensato ad un risultato del genere. Certo che puntavamo a vincere, mala realtà ha superato ogni immaginazione. Ho fatto tre assist e un goal, ero letteralmente imprendibile. Ancora molti ricordano quella partita, nonostante siano passati 23 anni.
Per la cronaca, e per i pochi che non lo ricordano, Serginho fu uno dei protagonisti di quell’incontro. Serginho per ben due volte fugge sulla sinistra e trova Gianni Comandini: 0-2 dopo appena 18 minuti e fine primo tempo. Poi un altro gol di Shevchenko su cross di Serginho. Per chiudere, dopo 5 goal, ancora Serginho che sprinta verso il centro dell’area e anticipa il portiere in uscita: è il 6-0 che passa alla storia.