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Il boom delle slot online: erosione fiscale, danni ai giocatori e perdita di posti di lavoro

Dopo il servizio di Striscia la Notizia e l’articolo della Redazione Jamma del 2 gennaio torniamo nuovamente a parlare dell’impatto sociale dei casinò online.

Nel 2024, le slot online in Italia hanno raggiunto cifre da capogiro: ogni cittadino italiano ha giocato in media oltre 1.000 euro solo sulle piattaforme digitali. Con una raccolta stimata di oltre 70 miliardi di euro, i ricavi per i concessionari online superano i 2 miliardi. Tuttavia, questo boom ha gravi conseguenze: un’evidente disparità fiscale rispetto al gioco fisico, la distruzione del tessuto occupazionale e un impatto devastante sulla salute dei giocatori.

Slot online: un paradiso fiscale nascosto
Mentre il gioco fisico viene tassato al 24% della raccolta, le slot online godono di un trattamento di favore. Tassate solo sul margine con la stessa aliquota del 24%, il prelievo reale ricondotto alla raccolta scende a circa l’1%. Questo è dovuto all’altissimo payout delle slot online, che si aggira intorno al 94%, contro il 70% delle slot fisiche. Questa disparità fiscale sta creando un “buco” nel bilancio dello Stato, con conseguenze preoccupanti per il gettito fiscale futuro.

La crescita del gioco online
Le slot online, introdotte con il Decreto Abruzzo del 2009, hanno impiegato qualche anno per decollare. Tuttavia, oggi rappresentano il segmento con il tasso di crescita più alto nel settore dei giochi. Dal 2014 al 2024, la raccolta delle slot online è passata da 7 a oltre 70 miliardi di euro. Parallelamente, il gioco fisico ha subito un rallentamento, con un calo progressivo del giro d’affari, amplificato dalla pandemia e dalle restrizioni.

Impatto occupazionale e chiusura di attività
La crescita delle slot online ha avuto un impatto devastante sul settore fisico:

  • Perdita di posti di lavoro: negli ultimi due anni, oltre 20.000 addetti del settore terrestre hanno perso il lavoro.
  • Chiusura di attività: più di 10.000 aziende dell’indotto fisico, tra tabaccherie, sale giochi e altre attività, hanno cessato l’attività.
  • Disparità occupazionale: mentre il gioco fisico impiega circa 50.000 persone, i principali operatori online, che raccolgono il 75% del gioco digitale, occupano meno di 2.500 addetti.

Un dibattito pubblico distorto
Mentre il dibattito politico si concentra su fasce orarie e distanze per le slot fisiche, il gioco online cresce senza limiti. Le slot digitali permettono ai giocatori di accedere comodamente da casa, senza restrizioni di orario o visibilità, alimentando comportamenti compulsivi e distruttivi. Questa situazione rende inutile ogni tentativo di regolamentare il gioco fisico per combattere la ludopatia.

Redazione Jamma
Redazione Jammahttps://www.jamma.tv/
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