Evolution è alle prese in queste settimane con una difficile situazione che vede interessato il personale della filiale in Georgia.
All’inizio di luglio, i media georgiani hanno fatto sapere che “almeno 5.000” dipendenti si stavano preparando a scioperare a Tbilisi a partire dal 12 luglio, denunciando “condizioni sul posto di lavoro non sicure e igieniche, le molestie dei manager e la scarsa retribuzione” come motivi per l’azione di sciopero.
Ora la società parla di possibili azioni e di licenziamenti.
In un post ufficiale la sede georgiana di Evolution sostiene di essere “riuscita a funzionare senza problemi nelle scorse settimane, nel mezzo degli scioperi in corso, ma, da giovedì 1 agosto, il sindacato ha bloccato gli ingressi agli edifici aziendali e ha impedito a migliaia di dipendenti di lavorare.
Questa situazione incide sulla capacità di Evolution Georgia di operare correttamente. Pertanto, se la situazione non dovesse cambiare, l’azienda sarà costretta ad apportare modifiche operative, compresa la risoluzione dei contratti di lavoro, al fine di limitare la nostra rappresentanza in Georgia.
Investiamo in Georgia da 6 anni, offrendo opportunità di primo lavoro a giovani senza esperienza. Tuttavia, la situazione è cambiata in una triste realtà, colpendo sia l’azienda che le migliaia di dipendenti di Evolution che vogliono continuare a lavorare per l’azienda.
Evolution nelle ultime settimane è riuscita a portare avanti le nostre operazioni più o meno senza disturbi dovuti allo sciopero in corso. Tuttavia, da giovedì 1 agosto, il sindacato ha scelto di bloccare gli ingressi, impedendo a migliaia di dipendenti di lavorare.
Se la situazione dovesse continuare, ci troveremo costretti dalle azioni intraprese dal sindacato per apportare adeguamenti operativi, compresi licenziamenti su larga scala dei dipendenti per ridurre la nostra presenza in Georgia.
Abbiamo trascorso sei anni a investire nel paese, offrendo la prima occupazione a molti georgiani, e la situazione è estremamente deplorevole sia per Evolution che per i molti dipendenti che saranno colpiti da queste azioni.”
