Secondo la Corte finanziaria federale (BFH) la tassazione delle scommesse sportive in Germania non viola né la Legge fondamentale né il diritto europeo. Il BFH di Monaco ha stabilito che l’importo è “moderato” e che non è stata violata la libera prestazione dei servizi dell’UE.
Questo vuol dire che dovranno pagare l’imposta anche i fornitori le cui offerte sono illegali in Germania. La sentenza si riferisce ancora all’anno 2016, ma per le motivazioni può essere applicata all’attuale situazione giuridica.
Un fornitore di scommesse di un altro paese dell’UE aveva fatto causa. Basato su una licenza locale, offre scommesse sportive in tutta l’UE. Secondo la legge tedesca, i fornitori devono pagare un’imposta pari al 5% della puntata, indipendentemente dalla loro ubicazione, se il giocatore proviene dalla Germania. L’offerente ha ritenuto che ciò violasse la libertà di fornire servizi applicabile nell’UE e ha lamentato che lo sforzo richiesto per identificare i giocatori tedeschi fosse troppo elevato.
Tuttavia, il BFH ha ora respinto la causa. L’imposta si applica indistintamente sia ai fornitori nazionali che a quelli esteri. La connessa ingerenza nella libera prestazione dei servizi è giustificata dall’obiettivo di combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo e di ridurre l’incentivo a spese eccessive per il gioco d’azzardo.
I giudici di Monaco hanno sottolineato che l’importo dell’imposta era “moderato”. Dal punto di vista fiscale è irrilevante se l’offerta è legale in Germania e se l’offerente ha una licenza tedesca. L’imposta è “neutra in termini di valore” ed è “basata su circostanze reali”.
Secondo la Corte finanziaria federale, per quanto riguarda gli obiettivi della regolamentazione del gioco d’azzardo sarebbe assurdo escludere dalla tassazione i fornitori illegali e lasciare loro così un vantaggio competitivo. Il principio di questo regolamento dal 2012 è coerente e quindi non viola il diritto dell’UE. Il luogo di residenza o residenza abituale di un giocatore può essere facilmente determinato su Internet.
Il BFH ha rifiutato di deferire la controversia alla Corte di Giustizia Europea (ECJ) in Lussemburgo. Le questioni rilevanti ai fini della decisione sono già state chiarite dalla giurisprudenza della Corte di giustizia. Inoltre, non esiste alcuna disparità di trattamento incostituzionale rispetto ad altri giochi online.
La sentenza si riferisce ancora all’anno 2016, la “Legge sulle scommesse e sulle lotterie” è stata sostanzialmente modificata nel 2021. Secondo la motivazione la sentenza di Monaco può essere trasferita alla nuova legge. In particolare, il livello delle tasse, che il BFH ha valutato “moderato”, è rimasto infatti invariato.