Con l’arrivo del 1° gennaio 2025, il panorama del calcio professionistico belga subirà un cambiamento significativo. La legislazione vieta la pubblicità delle scommesse sportive e del gioco d’azzardo sulla parte anteriore delle maglie e limita drasticamente la presenza di tali sponsor negli stadi. Tuttavia, molti club sembrano ancora impreparati ad affrontare questa transizione.
La nuova normativa, che entrerà in vigore con l’inizio del nuovo anno, proibisce completamente la pubblicità per il gioco d’azzardo e le scommesse sportive sulle maglie, se non su aree limitate come maniche o retro e senza slogan promozionali. L’area consentita sarà ridotta a un massimo di 75 cm², con un’ulteriore restrizione graduale fino al divieto totale entro il 31 dicembre 2027.
Questo cambiamento legislativo rappresenta una sfida significativa per i club della Jupiler Pro League (D1) e della Challenger Pro League (D2). Attualmente, ben 19 dei 29 club professionistici sono sponsorizzati principalmente da aziende di scommesse o gioco d’azzardo. Tra questi, i principali nomi della massima divisione come FC Bruges, Anderlecht, Anversa e Standard, che beneficiano di circa 20 milioni di euro a stagione da tali sponsor. Questi ricavi rappresentano una parte cruciale del bilancio, soprattutto considerando che molti club sono già in difficoltà finanziarie. Con una prevista riduzione del 10% dei diritti televisivi nei prossimi cinque anni, la perdita di guadagni pubblicitari aggrava ulteriormente la situazione.
Secondo Jérôme Bouchat, direttore commerciale di Nielsen Sport, la dipendenza dei club dalle società di scommesse è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. “Queste aziende hanno investito enormemente nella sponsorizzazione per aumentare la loro visibilità e reputazione,” osserva Bouchat. Tuttavia, questa strategia ha reso i club vulnerabili, legandoli a una fonte di reddito ora a rischio.
Nonostante l’imminente scadenza, solo alcuni club si sono mossi per trovare sponsor alternativi. Un esempio è l’Anderlecht, che ha recentemente stretto un accordo con il tour operator Sunweb, sostituendo Napoleon come sponsor principale. Altri club, tuttavia, sembrano meno preparati, lasciando poco tempo per negoziare nuovi contratti di sponsorizzazione.
Il divieto riflette una crescente preoccupazione per l’impatto sociale del gioco d’azzardo, in particolare il problema della dipendenza. Tuttavia, la transizione verso modelli di finanziamento più sostenibili potrebbe richiedere anni. La perdita dei ricavi pubblicitari non solo ridurrà i budget operativi dei club, ma potrebbe anche influenzare la qualità del calcio belga, dato che molti club saranno costretti a ridimensionare i propri investimenti.
La fine della pubblicità per le scommesse sportive rappresenta una svolta epocale per il calcio belga. Mentre alcuni club stanno cercando soluzioni alternative, la maggior parte si trova ancora a fare i conti con l’incertezza economica. In assenza di nuove fonti di reddito, l’industria calcistica del paese potrebbe affrontare sfide significative nei prossimi anni. Le squadre riusciranno a mantenere la loro competitività trovando nuovi sponsor? O il divieto segnerà l’inizio di una crisi economica nel calcio belga? Solo il tempo potrà dirlo.