Il 1 gennaio 2025 ha segnato l’entrata in vigore della nuova classificazione Ateco 2025, che va a sostituire la versione Ateco 2007. Tuttavia, la piena operatività di questa nuova codifica è fissata al 1° aprile 2025, momento in cui sarà utilizzata per tutti gli adempimenti di carattere statistico, amministrativo e fiscale.
Un quadro normativo Europeo alla base
La revisione della classificazione Ateco nasce dal Regolamento delegato (UE) 2023/137 della Commissione europea, che modifica il Regolamento (CE) n. 1893/2006. L’obiettivo è allineare il sistema italiano alla classificazione NACE Rev. 2.1, adottata a livello europeo. A livello europeo, il processo è stato avviato nel 2018 con la revisione della classificazione economica NACE Rev. 2. In Italia, l’attività di valutazione e implementazione è stata condotta dal Comitato Ateco, un organismo inter-istituzionale composto da esperti statistici, rappresentanti istituzionali e stakeholder.
La nuova classificazione viene implementata con una strategia comune coordinata da Istat, Unioncamere, InfoCamere e l’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ogni ente dovrà adattare i propri registri in base alle esigenze istituzionali, mentre l’Istat e il sistema camerale procederanno con la ricodifica delle unità economiche.
Per semplificare il passaggio tra le due classificazioni, è stata realizzata una tabella di corrispondenza tra Ateco 2007 – Aggiornamento 2022 e Ateco 2025. Questo strumento sarà disponibile per tutti sul sito dell’Istat nei primi mesi del 2025.
Adempimenti fiscali
In ambito fiscale, tutti gli operatori IVA saranno tenuti a utilizzare i nuovi codici Ateco 2025 nei documenti e dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate, salvo indicazioni specifiche nei modelli fiscali.
Come chiarito dalla risoluzione n. 262/2008 dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti non saranno obbligati a presentare una dichiarazione di variazione. Tuttavia, qualora ritenessero che una nuova codifica rappresenti meglio la propria attività, dovranno comunicare la modifica all’Agenzia delle Entrate.
- Iscritti al Registro delle Imprese: potranno utilizzare il sistema ComUnica di Unioncamere.
- Non iscritti al Registro delle Imprese: dovranno utilizzare i modelli disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, come AA7/10, AA9/12 o ANR/3, a seconda della tipologia di contribuente.
Adempimenti statistici e camerali
Per le finalità statistiche, gli utenti del Portale “Statistica&Imprese” dell’Istat potranno verificare e confermare o modificare la riclassificazione della propria attività a partire dal 1° aprile 2025. Le nuove funzionalità consentiranno di accedere alle informazioni aggiornate e richiedere eventuali modifiche tramite un apposito canale di segnalazione.
Le Camere di Commercio attiveranno d’ufficio la riclassificazione per tutte le imprese registrate a partire dal 1° aprile. La visura camerale includerà sia i nuovi codici Ateco che quelli precedenti per un periodo transitorio, e l’aggiornamento sarà comunicato tramite l’app Impresa Italia, scaricabile gratuitamente.
La struttura dei nuovi codici e tutte le informazioni rilevanti sono disponibili sul sito dell’Istat. L’Istituto ha messo a disposizione strumenti per navigare la classificazione, consultare tabelle di corrispondenza e individuare il codice più appropriato per ogni attività economica.
Scarica il Documento Tavola di Raccordo Codici Ateco 2025 a questo link: