La National Crime Agency (NCA) del Regno Unito e il Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense hanno arrestato nei giorni scorsi un 17enne inglese, residente nel West Midlands.
Secondo l’Unità Criminale Organizzata Regionale per le West Midlands (ROCUWM), il giovane hacker è stato preso in custodia con l’accusa di violazioni del Blackmail and Computer Misuse Act. Durante l’arresto è stato raccolto anche un numero imprecisato di “dispositivi digitali”.
Le autorità itengono che l’arresto fa parte di un’indagine globale su una comunità di cyber hacking su larga scala che ha preso di mira diverse grandi aziende, tra cui MGM Resorts in America e altre società di gioco d’azzardo.
“Questi gruppi informatici hanno preso di mira organizzazioni ben note in tutto il mondo. Vogliamo inviare un messaggio chiaro circa il fatto che li troveremo. Semplicemente non ne vale la pena”, ha dichiarato l’ispettore Hinesh Mehta, responsabile dell’unità di cyber del crimine di ROCUWM.
L’anno scorso, due società di Las Vegas, MGM e Caesars, sono stati vittime di un attacco hacker. MGM è stato costretto a chiudere i sistemi in tutti i suoi 31 resort, mentre Caesars ha cercato di evitare una soluzione simile pagando agli aggressori milioni di dollari.
I gruppi di hacker ALPHV e Scattered Spider erano presumibilmente dietro questi attacchi.
A metà giugno, un cittadino britannico di 22 anni è stato arrestato in Spagna. Gli investigatori credevano che l’hacker fosse coinvolto nell’attacco informatico al MGM Resorts International.
