L’AGCOM ha deciso di archiviare, con tre delibere del 26 novembre, i procedimenti sanzionatori avviati contro i titolari di tre canali YouTube, accusati di violare le norme sulla pubblicità al gioco d’azzardo. Le indagini erano state avviate in seguito a segnalazioni relative ai contenuti pubblicati sui canali, ma l’istruttoria ha concluso che non sussistevano gli estremi per applicare sanzioni.
I tre casi esaminati
- Furto d’identità:
In uno dei casi, il presunto titolare del canale si è rivelato essere un pensionato vittima di furto d’identità. Le sue argomentazioni difensive sono state accolte, portando all’archiviazione del procedimento. - Assenza di violazioni:
Negli altri due casi, l’AGCOM ha riscontrato che i contenuti non violavano il divieto assoluto di pubblicità al gioco d’azzardo previsto dall’articolo 9 del Decreto Dignità, poiché i video non avevano finalità promozionali e non erano stati diffusi dietro compenso.
Il quadro normativo
L’articolo 9 del Decreto Dignità vieta qualsiasi forma di pubblicità diretta o indiretta relativa a giochi d’azzardo o scommesse con vincite in denaro. Le Linee Guida AGCOM (delibera n. 132/19/CONS) chiariscono che il divieto si applica solo alle comunicazioni con finalità pubblicitarie, escludendo quelle puramente informative.
Motivazioni della decisione
- Assenza di compenso:
L’AGCOM ha osservato che non vi erano prove di guadagni per i contenuti pubblicati dai titolari dei canali, escludendo così la possibilità di configurare una violazione pubblicitaria. - Contenuti informativi:
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4297 del 14 maggio 2024, ha ribadito che il divieto mira a sanzionare esclusivamente le comunicazioni commerciali. Nel caso specifico, i video contestati si limitavano a descrivere il funzionamento dei giochi senza promuovere alcuna piattaforma, risultando privi di carattere pubblicitario. - Scarsa diffusione:
I tre video analizzati, nel caso specifico di uno dei creator sanzionati, presentavano un numero limitato di visualizzazioni, ulteriore elemento che ha contribuito all’archiviazione del caso. - L’AGCOM ha stabilito che i contenuti pubblicati sui tre canali YouTube non violavano il divieto di pubblicità al gioco d’azzardo, trattandosi di semplici descrizioni senza finalità promozionali o guadagni associati. Questo caso rappresenta un importante chiarimento sull’applicazione delle norme pubblicitarie nel settore dei giochi, distinguendo tra contenuti informativi e promozionali.