Lotta al disturbo da gioco d’azzardo, al via il progetto BVA DOXA “gentilmente responsabili”. Cangianelli (Presidente EGP-Fipe): “Bene puntare sul nudging e sulla valorizzazione del ruolo degli esercenti. La prevenzione non può passare dalle proibizioni introdotte in passato”
Promuovere il gioco responsabile facendo leva su attività di educazione e formazione, attraverso l’applicazione delle scienze comportamentali e, più nello specifico, del nudging (le cosiddette spinte gentili, concrete e molto semplici, che incoraggiano comportamenti responsabili senza costrizioni). Questo il tema del progetto di ricerca “Gentilmente responsabili” condotto negli scorsi mesi da BVA DOXA con il supporto di alcuni concessionari di giochi pubblici e presentato questa mattina presso l’Università LUMSA.
Cartelli ben visibili da affiggere nelle sale per invitare a comportamenti virtuosi e tutelare il benessere psico-fisico dei giocatori, la possibilità di autoregolarsi e stabilire all’ingresso della sala quanto si vuole giocare, tecnologie a disposizione del giocatore per monitorare le proprie giocate e le somme spese, la possibilità di ripensare le sale come luoghi non isolati ma in costante contatto con l’esterno. Queste sono solo alcune delle attività da mettere in pratica, da un lato per evitare che i giocatori a rischio possano cadere in comportamenti compulsivi, dall’altro per dissipare l’aura negativa che molto spesso aleggia sul gioco, valorizzandone esclusivamente gli aspetti ludici e sani. Tutto questo con il coinvolgimento e il fondamentale supporto delle sale e del personale qualificato che ci lavora.
“Come EGP-FIPE siamo molto soddisfatti della partecipazione di numerose aziende nostre associate al progetto condotto da BVA DOXA, a cui hanno contribuito con approfondite rilevazioni effettuate nelle sale e nelle altre tipologie di punti vendita”, ha dichiarato a margine della presentazione il Presidente EGP-FIPE, Emmanuele Cangianelli (nella foto).
“L’esperienza dei colleghi attivi nei nostri gruppi di lavoro è stata fondamentale per portare avanti questo importante progetto, il cui esito sembra molto incoraggiante. Risulta evidente, infatti, che il contatto e l’interazione con i consumatori attraverso le “spinte gentili” possono avvicinare l’obiettivo che tutti ci poniamo, quello di un gioco consapevole e di un intrattenimento sicuro – ha proseguito Cangianelli -. È sotto gli occhi di tutti lo stallo nelle scelte distributive e di prevenzione delle dipendenze patologiche causato da regolamentazioni restrittive e parziali, come i distanziometri o le riduzioni orarie di alcuni prodotti: soluzioni che hanno riattivato gli appetiti delle organizzazioni criminali e determinato pesanti distorsioni competitive nell’esercizio delle concessioni di giochi pubblici”.
“Per questa ragione, soprattutto in questa fase di “riordino” delle normative di settore – ha concluso il Presidente di EGP-FIPE – auspichiamo che i regolatori comprendano le opportunità offerte dalle scienze comportamentali anche per i giochi in denaro. Come organizzazione di categoria continueremo a confrontarci con autorevoli istituti di ricerca per valorizzare al massimo le capacità delle reti legali nell’interazione con i clienti, inducendoli a compiere scelte informate e razionali. Un approccio, quest’ultimo, evidentemente più idoneo e più efficace delle proibizioni e delle limitazioni che ad oggi non garantiscono gli obiettivi di interesse pubblico”.