āIn Italia si stima che il 20/25% dei giocatori sia sul mercato illegale. Il volume d’affari del gioco illegale ĆØ stimato a 25 miliardi di euro, di cui 18,5 miliardi solo per i siti di scommesse non autorizzati. Quindi quasi un miliardo di euro di tassazione non viene raccolto perchĆØ finisce sul mercato illegale. Si spera che questa situazione non venga esacerbata anche con l’ultimo bando che ha portato le concessioni a 7 milioni di euro per ogni singolo operatore, cifra molto piĆ¹ alta rispetto agli altri paesi dove la licenza costa al massimo poche centinaia di migliaia di euro. In Italia la tassazione ĆØ abbastanza buona, ĆØ leggermente piĆ¹ alta della media europea ma non di molto. In merito al gioco responsabile il sistema italiano ĆØ giĆ molto buono. E’ importante offrire al giocatore la possibilitĆ di auto valutare il suo comportamento di gioco. Egba ogni anno effettua un rapporto sulla sostenibilitĆ , in cui elenca i propri sforzi per promuovere il gioco sicuro e responsabile. Molti Stati stanno introducendo l’obbligo per gli operatori di introdurre dei sistemi di monitoraggio del comportamento di gioco basati su indicatori di danno, ma non c’ĆØ ancora un’armonizzazione a livello europeo. L’obiettivo ĆØ creare uno standard degli indicatori di danno. Sicuramente ĆØ importante anche per l’Italia partecipareā.
Lo ha detto il senior legal and policy advisor dell’European Gaming and Betting Association – Egba, Daniele Perrone (in foto), durante la sessione dedicata al settore giochi dal titolo āLa riforma dei giochi pubblici tra esigenze di bilancio, tutela della salute e salvaguardia del comparto economicoā, nellāambito degli Stati Generali dellāAgenzia delle Dogane e dei Monopoli in corso a Roma.