E’ in corso da questa mattina, a Bologna, la riunione degli iscritti AsTro organizzata per analizzare il decreto di riordino del gioco online. Riportiamo di seguito la relazione introduttiva del Presidente Massimiliano Pucci.
“Gentili Consiglieri,
non posso che dedicare la parte iniziale del mio intervento al ringraziamento di tutti voi, in particolar modo dei membri del CDP, della sezione Gioco a Distanza e Scommesse e dei consulenti, per aver messo a disposizione dell’intera associazione il contributo, ricco di proposte e spunti di riflessione, per me necessario per poter portare avanti le istanze dell’associazione, nel corso delle interlocuzioni politiche legate al riordino, forte di argomentazioni chiare e credibili che, pur non essendo state sufficienti per il raggiungimento di tutti i risultati auspicati, sono sempre rimaste al centro del confronto generale, rappresentando una seria visione alternativa rispetto al modello che si stava già prefigurando.
1) PREMESSE
È stato un percorso difficile ma altrettanto stimolante grazie alla qualità delle proposte che siamo riusciti ad elaborare, in cui le tesi da noi sostenute sono state sempre accompagnate dalle relative argomentazioni dimostrative, in linea con il nostro approccio, come sempre improntato al pragmatismo e scevro da qualsiasi proposito velleitario.
Abbiamo assistito al rapido altalenarsi di diverse bozze e ipotesi di riforma, con il conseguente, tempestivo adeguamento dei nostri documenti di posizionamento, abbiamo svolto interlocuzioni, sia in ambito parlamentare che governativo e ci siamo costruttivamente confrontati anche con le altre associazioni di categoria.
Ora abbiamo davanti questo decreto legislativo (di cui, dopo il mio intervento, i dottori Iaccarino e Ferrara e l’avvocato Piozzi illustreranno gli aspetti generali), in cui, da un lato, è stata ripristinata, rispetto alle prime bozze, la possibilità di svolgere l’attività di PVR anche negli esercizi autorizzati ai sensi dell’art. 86 TULPS ed è stata eliminato il costo di mille euro una tantum per i PVR, dall’altro, Il canone di concessione, pur essendo stato ridotto – rispetto ad alcune ipotesi iniziali – al 3%, risulta ancora elevato, come elevato è il costo della concessione e pesanti risultano gli oneri di gestione dell’attività richiesti a coloro che diverranno aggiudicatari delle concessioni on line.
Visto il carattere non vincolante, per il Governo, dei pareri che verranno espressi dalle competenti commissioni parlamentari, i margini di manovra per tentare di ottenere ulteriori modifiche restano molto ristretti. Ciononostante, continueremo, attraverso le interlocuzioni politiche già avviate e con eventuali incontri con le associazioni rappresentative dei maggiori concessionari, a percorrere ognuno degli spazi residuali esistenti per ottenere delle modifiche che vadano nel senso da noi auspicato.
Ma non si può attendere altro tempo senza elaborare un’idea su come muoversi nell’ipotesi, a questo punto altamente probabile, che il contesto normativo resti quello delineato dal decreto approvato il 19 dicembre scorso.
2) LO SCOPO DELLA RIUNIONE DI OGGI E IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE
L’obiettivo di questa riunione è appunto quello di far emergere le idee, le esigenze e le proposte delle aziende già associate ad AS.TRO nonché di quelle, in parte presenti in questa riunione, che potrebbero entrarne a far parte.
È bene tener presente che il tema aggregazioni o meno non attiene alle strategie politiche dell’associazione, le quali ultime rappresentano e dovranno continuare a rappresentare l’unico scopo e ambito naturale di operatività di un’associazione di categoria qual è AS.TRO.
Questa riunione sarà invece dedicata ad ascoltare le vostre opinioni riguardanti le strategie imprenditoriali che ciascuno di voi, singolarmente o in forma organizzata con altre aziende, pensa di poter intraprendere in conseguenza del nuovo assetto normativo determinatosi per effetto del decreto sul gioco a distanza.
All’esito di questa riunione o, eventualmente, dei successivi incontri che ne dovessero far seguito, auspico di poter apprendere, grazie ai vostri interventi, la posizione che ognuno di voi reputerà più opportuno assumere, in termini imprenditoriali, rispetto a questo nuovo contesto normativo.
Nel mio ruolo di presidente, ho infatti il dovere e l’esigenza di impostare una politica associativa in grado di rappresentare tutte le istanze che emergeranno a seguito del confronto che avrà inizio oggi.
In altri termini – e voglio dirlo con estrema chiarezza – l’associazione non si farà promotrice di una specifica strategia imprenditoriale rispetto ad un’altra.
Sono più di venti anni che lavoro in questo settore e la mia pregressa esperienza di avvocato che ho svolto anche come consulente in ambiti associativi, mi ha, infatti, consentito di essere testimone degli effetti nefasti che la commistione tra attività politica di rappresentanza e assunzione di ruoli inerenti alle scelte imprenditoriali può generare sulla sopravvivenza di un’associazione di categoria, la quale, perciò, deve sempre preservare la natura di soggetto istituzionalmente votato alla rappresentanza di interessi collettivi.
AS.TRO continuerà quindi a rappresentare, in ogni ambito politico e amministrativo, le istanze e gli interessi di tutte le aziende che ne fanno e ne entreranno a fa parte: continuerà quindi a rappresentare e ad assistere le aziende che intenderanno partecipare singolarmente alla gara, le aziende che decideranno di aggregarsi, indipendentemente dal soggetto aggregativo a cui decideranno di aderire (avendo presente l’ipotesi che potranno essere diverse le aggregazioni che nasceranno tra le aziende in orbita AS.TRO) e continuerà a rappresentare e ad assistere anche le aziende che decideranno di muoversi in direzioni diverse da quelle appena prospettate o di non muoversi in alcun modo.
3) ANALISI GENERALE DEL CONTESTO E DELLE PROSPETTIVE PER LE NOSTRE AZIENDE
Fatte queste doverose premesse, ritengo però che rientri nei compiti propri di un’associazione di categoria come la nostra anche quello di concentrarsi, sin da subito, sull’obiettivo di garantire alle aziende che ne fanno parte, considerate nel loro insieme, la possibilità di ritagliarsi uno spazio all’interno della cornice normativa disegnata dal nuovo decreto, non solo per consentirgli di mantenere un ruolo nel settore del gioco a distanza ma anche per poter accrescere le loro potenzialità di mercato in questo specifico settore.
Quindi, se AS.TRO non si farà promotrice di una specifica iniziativa imprenditoriale o commerciale, si metterà comunque a disposizione di tutti per svolgere un ruolo di assistenza e di “stanza di compensazione” all’interno della quale ci si possa liberamente confrontare nell’elaborazione delle possibili prospettive imprenditoriali e, a tal fine, metterà a disposizione le proprie competenze e i propri consulenti.
Il momento è topico perché il percorso che sarete capaci di intraprendere per individuare una o più strategie imprenditoriali finalizzate a mantenere un ruolo importante delle vostre aziende, nonostante un assetto normativo che sembra penalizzare le piccole e medie imprese, rappresenterà la traccia da seguire per affrontare anche il prossimo riordino del gioco terrestre, il quale, è lecito prevedere, presenterà caratteristiche analoghe, in termini di requisiti dimensionali necessari per accedere al relativo mercato, di quelle rinvenibili nel decreto riguardante il gioco on line.
È già plausibile, inoltre, immaginare che la capacità delle aziende di adattarsi allo scenario complessivo che si sta delineando, sarà tanto più efficace quanto più le stesse, oltre a far leva sugli strumenti aggregativi già messi a disposizione dall’ordinamento (in particolare dal Nuovo Codice dei Contratti Pubblici) per consentire loro di raggiungere i requisiti dimensionali per partecipare alla gara, riusciranno anche a muoversi in un’ottica di multicanalità dell’offerta.
In presenza di questo scenario, i cui contorni sembrano ormai in fase di definitivo consolidamento, che si caratterizza, per l’appunto, come un processo che va nella direzione di favorire la creazione di realtà imprenditoriali di dimensioni più rilevanti e in grado di essere trasversalmente presenti nei diversi segmenti dell’offerta di gioco, diviene necessario il ruolo dell’associazione in qualità di soggetto in grado di svolgere il compito di garante.
L’associazione dovrà quindi dimostrarsi in grado di garantire che qualsiasi iniziativa aggregativa o di altra natura, in cui saranno coinvolte una o più delle aziende associate non si riveli, per loro, come un pericoloso percorso obbligato.
In altri termini, AS.TRO potrà svolgere, al proprio interno, il ruolo di arbitro e garante affinché il processo messo in moto dalla disciplina di riordino, a partire da quella già in atto per il gioco a distanza, non sia abbandonato a sé stesso e non si traduca in forme di prevaricazione e cannibalizzazione a scapito di alcuna delle imprese associate e a vantaggio di altre.
4) PROSPETTIVE FUTURE DI AS.TRO: POTENZIAMENTO ED EVOLUZIONE DELLA SUA NATURA – L’ASSEMBLEA DEL 25 GENNAIO 2024
Per poter svolgere questo delicato compito AS.TRO avrà però bisogno di rinnovarsi per consolidare le sue fondamenta.
L’avvio di questo processo di rinnovamento avverrà in occasione dell’assemblea dei soci che si terrà il prossimo 25 gennaio e che vedrà al centro del dibattito l’approvazione del nuovo statuto nel quale risulteranno cristallizzati i principi che hanno da sempre caratterizzato la nostra mission associativa: legalità, sostenibilità, accrescimento reputazionale del settore dei giochi e salvaguardia della salute dei giocatori.
Solo ispirandoci al perseguimento dei suddetti principi, che rappresentano il tratto comune che dovrebbe orientare qualsiasi operatore del gioco, riusciremo ad emanciparci dalle sterili e divisive battaglie di retroguardia che hanno spesso contrassegnato i rapporti di filiera.
Siamo partiti come un’associazione di rappresentanza della sola categoria dei gestori degli apparecchi, abbiamo, negli anni più recenti, esteso il nostro ambito di rappresentanza agli altri segmenti del mercato del gioco lecito (scommesse, on line e gioco senza vincita in denaro), l’obiettivo, per cui verranno messe le basi già dal prossimo 25 gennaio, è ora quello di diventare una vera e propria associazione di filiera.
Facendoci quindi guidare dalla stella polare dei nostri principi ispiratori, i quali verranno appunto recepiti nel nuovo statuto, intendiamo ora avviare il nuovo corso dell’associazione che passerà anche per un ampliamento quantitativo dell’attuale base di rappresentanza, viste le richieste di adesione che mi stanno arrivando in questo ultimo periodo.
L’adesione ai principi ispiratori e il loro concreto perseguimento, oltre al possesso e al mantenimento dei requisiti morali, i quali anch’essi verranno formalizzati nel nuovo statuto, dovranno quindi rappresentare i criteri di accesso e di permanenza nella nostra comunità associativa.
Quest’ultima riflessione mi offre anche lo spunto per auspicare che, a partire dal 25 gennaio, vi sia uno scatto in avanti, da parte di ognuno di voi, nel modo di percepire e vivere la propria partecipazione all’interno della comunità associativa che si riconosce in AS.TRO.
Lo scatto in avanti che auspico dovrebbe essere tale da consentire all’associazione di liberarsi definitivamente da quelle visioni particolaristiche, spesso legate a mere dispute commerciali o addirittura a semplici incompatibilità personali, che in diverse occasioni hanno ingessato la vitalità politica dell’associazione.
Occorre aver sempre presente che l’esigenza di essere parte di un’associazione non potrà mai essere appagata se intesa come strumento per il perseguimento diretto di un proprio interesse commerciale. L’associazione non è un mercato rionale ma deve essere e rimanere uno spazio politico.
La partecipazione ad un consesso associativo acquista quindi un senso soltanto se si crede nell’importanza di mettere a fattor comune le proprie capacità ed esperienze per favorire l’accrescimento della categoria cui si appartiene e, al contempo, se si è capaci di percepire il valore aggiunto che deriva, sul piano individuale, dal perseguimento dell’interesse collettivo.
Mai come ora risulta necessario far propria l’idea di elevare il nostro campo visivo verso l’orizzonte rappresentato dall’interesse generale alla sopravvivenza e alla crescita del nostro settore, un obiettivo il cui raggiungimento non può che riverberarsi, con effetti benefici, anche sul destino delle vostre aziende che, solo se mossi da una visione di sistema, avrete la garanzia di poter serenamente consegnare, in futuro, nelle mani dei vostri figli.
5) CONCLUSIONI
Concludo questo mio intervento rinnovando l’auspicio che all’esito di questa riunione, o comunque al termine del periodo che ci condurrà all’assemblea del 25 gennaio, possano emergere in maniera chiara le vostre intenzioni in merito alle scelte imprenditoriali conseguenti al nuovo contesto normativo.
Qualora esse fossero orientate alla creazione di una o più aggregazioni, in vista della partecipazione alla gara, verrà istituito dall’associazione un “contenitore”, dotato di piena autonomia, all’interno del quale i soggetti interessati potranno pianificare le loro strategie.
Propongo, inoltre, di istituire una task force ristretta (con la partecipazione dei consulenti) che sia in grado di monitorare costantemente la fase di attuazione del decreto attuativo e di interloquire con ADM per superare eventuali criticità che dovessero presentarsi.
Nel ringraziarvi per la vostra presenza e augurandovi un buon proseguimento dei lavori, do appuntamento a tutti gli iscritti per l’assemblea del prossimo 25 gennaio, in cui, partendo dal varo del nuovo Statuto, inizierà il nuovo corso dell’associazione secondo lo schema racchiuso in quell’aspirazione che ho sempre coltivato fin dal giorno in cui il nostro Presidente onorario Mario Negro mi ha consegnato il testimone della guida di questa associazione.
È da quel giorno che ho, infatti, iniziato ad immaginare la nascita di un’associazione di filiera in cui entro una cornice di valori comuni riuscissero a convivere i concessionari, i costruttori, i gestori di apparecchi e qualsiasi altro rappresentante delle diverse filiere che, insieme, compongono il sistema del gioco pubblico legale, in cui tutti potessero riconoscersi nella figura onnicomprensiva dell’operatore del gioco lecito.
Il Presidente ASTRO – Confindustria SIT
Massimiliano Pucci“