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Riordino gioco online. Alea (associazione contrasto azzardo) su decreto: “Strumentale per bypassare il parere della Conferenza Unificata Stato Regioni”

Le associazioni impegnate nella lotta contro il gioco d’azzardo, riunite oggi presso la sede della Fnsi per una conferenza stampa, sollevano serie obiezioni sul recente decreto governativo in materia di riordino del gioco online. Tra il 2021 e il 2022, il numero di conti di gioco online è aumentato di un milione, evidenziando l’ampiezza del fenomeno.

Il sociologo Maurizio Fiasco, presidente di Alea, ha sottolineato l’importanza di considerare le conseguenze socio-sanitarie del gioco d’azzardo online, equiparabili a quelle delle dipendenze da sostanze stupefacenti. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano che un giocatore su quattro online è vittima del gioco problematico.

Il decreto governativo attuale non affronta adeguatamente queste problematiche, né coinvolge in modo significativo il settore socio-sanitario, come fa sapere il Forum del Terzo Settore. Le associazioni chiedono una maggiore attenzione alla prevenzione e alla cura del disturbo da gioco d’azzardo, specialmente considerando l’esplosione del gioco online, che potenzialmente comporta rischi gravi per la salute pubblica.

“Inoltre, preoccupa il crescente impatto del gioco d’azzardo online sull’economia del paese, con volumi di gioco in aumento ma con entrate fiscali ridotte. Questo fenomeno contribuisce anche alla disparità sociale e territoriale, evidenziando una dinamica di sviluppo a due velocità nel paese”.

Alea critica l’impostazione di partenza del decreto di Schema di riordino, che ha scomposto la normativa in due decreti legislativi, quello per i giochi online e quello per i giochi fisici, una mossa ritenuta strumentale per bypassare il parere della Conferenza Unificata Stato–Regioni ed Enti Locali sulle regole dell’azzardo digitale. Poi c’è l’esautoramento dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo patologico presso il ministero della Salute in favore di una nascente “Consulta permanente dei giochi pubblici”, mentre Alea ritiene che nell’azione dell’esecutivo debba prevalere la componente socio-sanitaria.

Redazione Jamma
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