“Negli ultimi 20 anni purtroppo non siamo riusciti a fare quello che si doveva fare, però almeno adesso siamo partiti. Noi stiamo sul territorio, siamo quelli che tutelano il gioco legale, le piccole e medie imprese e i lavoratori. Sembra che noi dobbiamo andare a giustificare il lavoro che facciamo, quando in realtà siamo collaboratori dello Stato. Dopo 20 anni ci troviamo ancora di fronte a persone che non sanno la differenza tra un apparecchio e l’altro. I nostri dipendenti per noi sono al primo posto. Regioni e comuni hanno fatto scelte scellerate che hanno finito per buttare fuori solo il gioco legale, e purtroppo dove non c’è il gioco legale c’è quello illegale. Cosa possiamo fare contro tutto questo accanimento contro di noi? Speriamo ci sia un riordino omogeneo che coinvolga tutto il territorio nazionale. Bisogna essere squadra, tutti insieme possiamo continuare a tenere alto questo settore”.
Lo ha detto Domenico Distante (in foto), presidente Sapar, intervenendo al seminario pubblico “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con IGT.