La riunione del Coordinamento tecnico Affari Finanziari delle Regioni, congiuntamente con il Coordinamento Salute, nel corso della quale si è dato avvio all’esame del documento di proposta delle Regioni per il riordino del settore del gioco fisico non ha prodotto il risultato atteso.
La riunione, come anticipato da Jamma, ha visto le commissioni delle Regioni ancora una volta impegnate nel confronto sui punti chiave della proposta si riordino da presentare al Tavolo Tecnico dove siedono anche rappresentanti del Mef e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Punti critici della proposta restano l’introduzione del distanziometro e la riduzione del numero degli apparecchi da gioco installati.
Altra criticità la possibilità di destinare una percentuale delle entrate etariali derivanti dalla raccolta di gioco e slot alle Regioni. Il punto, che nel tempo ha trovato d’accordo esponenti del Governo così come amministrazioni regionali (vedi la Lombardia), risulta di difficile applicazione, anche in considerazione della difficoltà di repererire le somme in questione senza causare squilibri al Bilancio statale.
Il documento, quando verrà licenziato dalle Commissioni, sarà sottosposto alla approvazione della Conferenza Unificata.