“L’Associazione Nazionale Sapar, che rappresenta i gestori di apparecchi per il gioco pubblico, ha ottenuto un nuovo importante risultato a difesa delle piccole e medie imprese del settore. La Sapar aveva infatti presentato un ricorso contro l’ordinanza comunale di San Lazzaro di Savena (BO), emessa lo scorso marzo, che limitava drasticamente gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco negli esercizi generalisti”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione.
“L’ordinanza, emessa dalla sindaca a marzo, prevedeva la limitazione dell’accensione degli apparecchi a un’ora al giorno per gli esercizi generalisti situati sotto la distanza minima dai luoghi sensibili prevista dalla legge regionale. Questa misura, di fatto, estendeva il distanziometro anche a questi esercizi, ai quali al contrario non si applicava la normativa regionale che non era retroattiva. Tale decisione avrebbe avuto conseguenze devastanti per molte PMI del settore. Sapar – prosegue l’associazione -, con il supporto legale dell’Avvocato Generoso Bloise, ha prontamente presentato ricorso, sostenendo l’inadeguatezza dell’istruttoria e la violazione del principio di proporzionalità da parte del Comune. Il ricorso era basato, tra le altre cose, sulla mancata specificazione nell’ordinanza della tipologia di gioco a cui si riferiva l’emergenza, poiché si faceva genericamente riferimento sia al gioco online sia a quello fisico.
A giugno – spiega l’associazione -, il Tar dell’Emilia ha accolto la richiesta di sospensiva, riconoscendo la fondatezza delle argomentazioni di Sapar. Il successivo esame del caso ha portato, a inizio settembre, all’emissione di una nuova ordinanza comunale che ha revocato la precedente, ripristinando orari di funzionamento degli apparecchi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00, in linea con le disposizioni già vigenti dal 2016 per tutti gli esercizi anche sopra distanza. Nonostante questa importante revoca, rimane il fatto che limitare l’attività anche con gli orari suddetti sia troppo penalizzante per le imprese. Per una gestione equilibrata e imprenditorialmente corretta di queste attività, i limiti orari dovrebbero essere totalmente eliminati.
Sapar continuerà a vigilare sulle normative locali e regionali per assicurare che le regolamentazioni del settore siano eque e proporzionate, senza penalizzare ingiustamente le piccole e medie imprese che operano nel rispetto delle leggi vigenti”, conclude l’associazione.
Di seguito la nuova ordinanza che revoca la precedente: