“Puntuale come sempre, negli ultimi giorni del 2024, è arrivata la Legge di Bilancio per il 2025. Precisamente si tratta della Legge n. 207 del 30 dicembre 2024, «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027», che è stata approvata in prima lettura dal Senato, con il voto di fiducia, lo scorso 28 dicembre (la Camera dei Deputati, invece, l’aveva già approvata, sempre con fiducia, il 20 dicembre, NdR). Il provvedimento, che qualche anno fa era generalmente conosciuto come Legge Finanziaria, chiaramente contiene tantissime disposizioni, avendo il compito di definire il quadro economico e finanziario dello Stato, con particolare attenzione tanto alle entrate quanto alle uscite. E come sempre, il mondo dei giochi e in particolar modo quelli di competenza del Sindacato Totoricevitori Sportivi, sono direttamente interessati dalle novità”. Così in una nota la Federazione Italiana Tabaccai.
“A partire dal ritocco dell’imposta unica di diversi giochi, per arrivare alla proroga di due anni delle concessioni di scommesse, apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e bingo, nonché la conferma della quarta estrazione del SuperEnalotto, al pari di quella del Lotto. Ma andiamo con ordine: a proposito di imposta unica, il legislatore fornisce innanzitutto un chiarimento sull’ambito di applicazione dell’imposta dei giochi a distanza. In particolare – evidenzia la FIT -, specifica che l’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse riguarda anche i giochi di sorte a quota fissa e i giochi di carte, organizzati in forma diversa dal torneo. Le modifiche, tuttavia, non sono solo interpretative, al contrario comportano anche variazioni sostanziali sia per le scommesse che per i giochi a distanza e il bingo on line. Tutto a decorrere dal 1° gennaio 2025. E allora: per i giochi di abilità a distanza (siano essi di abilità, di carte in modalità di torneo e di carte in modalità diversa dal torneo, giochi di sorte a quota fissa e gioco del bingo a distanza) l’imposta unica sale al 25,5% ed è applicata sulle somme che in base al regolamento di gioco non risultano restituite al giocatore. Cambia anche l’imposta unica di scommesse sportive e ippiche a quota fissa: la nuova misura è pari al 20,5% (per la raccolta su rete fisica) e al 24,5% (per la raccolta a distanza). In questo caso, si applica sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. Variata anche l’imposta per le scommesse a quota fissa su eventi simulati. Per tale tipologia di giochi è stata fissata al 24,5% e si calcola sulla raccolta al netto delle somme che, in base al regolamento di gioco, sono restituite in vincite al giocatore. Dietro queste variazioni, secondo le intenzioni del legislatore, ci sarebbe l’ottimizzazione della rete fisica di raccolta delle scommesse e alla promozione di una raccolta integrata che favorisca il rilancio delle scommesse ippiche. Il mondo delle scommesse, ippiche e sportive, rimane dunque in attesa”, conclude la FIT.