L’Associazione CIGO (Concessionari ITALIANI gioco online), all’indomani dell’entrata in vigore del D.Lgs. 41/2024 sul riordino dei Giochi pubblici (online), intende ribadire “il proprio fermo e motivato dissenso rispetto ad una deludente normativa di riordino che presenta numerose falle ed evidenti quanto gravi criticità, a cominciare dal significativo indebolimento della reale tutela del giocatore (consumatore finale)”.
“Si tratta di una normativa “disegnata su misura” per le grandi multinazionali – mediante un uso distorto ed anticoncorrenziale della funzione legislativa – a totale discapito delle piccole e medie imprese tutte italiane, alle quali si deve non solo la crescita del mercato ma, ad oggi, il ruolo di effettivo contenimento del proliferare di reti di gioco illecito. Una normativa – affermano da CIGO in una nota che commenta il provvedimento licenziato dal Governo sul riordino del gioco online – che pur di costruire un oligopolio compromette perfino le legittime aspettative di gettito erariale che pure si sarebbero potute preservare recependo le proposte di modifica avanzate dall’Associazione, rimaste totalmente inascoltate (al pari delle osservazioni parlamentari).
Per tali ragioni CIGO proseguirà, in ogni sede utile, nell’azione a tutela dei propri Associati, del libero mercato, di tutti gli operatori di filiera, non meno che dei giocatori (consumatori finali).
A grandi operatori esteri del resto ha già pensato (a loro soltanto) il Governo … italiano.
Il Governo approva una normativa anti aziende italiane, anti ludopatia e anti gettito erariale”.