“A più di due settimane dalla chiusura di Fieracavalli 2023, e del confronto con le istituzioni in quella sede, si nota come ciò non si è ancora tradotto in provvedimenti concreti a favore dell’allevamento. Gli allevatori italiani, vogliono quindi richiamare l’attenzione sulla situazione critica che si è venuta a creare e che sta mettendo a dura prova la loro attività. Ad oggi sono molti infatti i puledri ancora invenduti, che provocano mancati introiti e aggravio di costi, che impediscono di conseguenza il pagamento delle monte dei foal nati nel 2023. Il mercato fermo senza novità all’orizzonte, porterà un’involuzione qualitativa e quantitativa della produzione del trottatore italiano, vanificando tutti gli sforzi che negli ultimi anni hanno reso possibile il successo dei nostri campioni, rappresentati del Made In Italy nel mondo. Sarebbe veramente un peccato perdere un patrimonio costruito con tanta fatica, e ci aspettiamo che il Masaf in questo particolare delicatissimo momento, agisca con scelte strategiche e provvedimenti concreti e rapidi a sostegno dell’ allevamento italiano, la base trainante della filiera ippica agricola”. Lo afferma in un comunicato l’Associazione Nazionale Allevatori Cavalli Trotto.