“Il gioco d’azzardo ha avuto un’espansione continua, soprattutto da quando molte tipologie di giochi sono state rese disponibili sul mercato legale, con conseguenze molto pesanti dal punto di vista sociale e sanitario. Nel corso degli anni sono stati raggiunti risultati importanti, penso al divieto di pubblicità, anche se è spesso bypassato, penso all’istituzione dell’Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo, che oggi è rimesso in discussione, penso al fondo per i progetti regionali e all’inserimento nel 2017 nei livelli essenziali di assistenza del disturbo da gioco d’azzardo. Oggi c’è urgenza di intervenire, soprattutto viste le posizioni del Governo che vanno in direzione di un’ampliamento dell’offerta e viste le revisioni delle normative vigenti in alcune regioni che vanno tutte nel senso di una minore incisività, rivedendo dispositivi di comprovata efficacia come le distanze dai luoghi sensibili o le limitazioni orarie. E’ indispensabile una legge quadro nazionale che finalmente regolamenti in maniera chiara il settore, dettando disposizioni per la prevenzione e la cura della patologia, oltre che per la tutela sanitaria, sociale ed economica dei giocatori. Le gravi carenze della legislazione attuale hanno fatto esplodre il settore, con un incremento esponenziale, e ricordiamoci che il gioco d’azzardo è una delle principali cause di indebitamento. L’approvazione del recente decreto sul gioco online non va nella direzione da noi auspicata, a partire dal fatto che sarebbe stato necessario tenere insieme nel provvedimento fisico e online. Il decreto prevede la creazione di una consulta permanente dei giochi pubblici che fa rientrare i rappresentati dei concessionari e delle associazioni di categoria, noi non abbiamo nulla contro, ma pensiamo che certi organismi debbano essere assolutamente indipendenti. Troppo spesso ci viene detto che se interveniamo con normative che vadano a regolamentare l’offerta, si perdono chissà quanti posti di lavoro. In realtà abbiamo l’esperienza del Piemonte, dove nel 2016 è stata approvata una legge importante per regolamentare l’offerta in quel territorio e dove nessun posto di lavoro è stato perso”.

Lo ha detto Denise Amerini (in foto), responsabile nazionale dipendenze e carcere della Cgil nazionale, introducendo a Roma la seconda edizione de “Il libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani”. Il rapporto, a firma di Federconsumatori e Cgil nazionali, è curato da Federconsumatori Modena, in collaborazione con la Fondazione Isscon.