“Uno dei problemi del gioco regolamentato oggi è sicuramente quello delle limitazioni con distanze da luoghi ritenuti sensibili che sono state introdotte negli ultimi dieci anni attraverso una normativa frammentaria, quindi in assenza di una normativa a livello nazionale”. È quanto specificato oggi dall’avvocato Elisabetta Gregni, Legal&Regulatory Affairs Manager Novomatic Italia intervenuta al convegno dal titolo “Gaming Halls: intrattenimento, socialità e consumo responsabile” organizzato da EGP Fipe e che si è tenuto nel corso di Host, fiera mondiale dedicata al settore della ristorazione e dell’accoglienza.
“Questa frammentarietà introdotta con leggi regionali ha fatto sì che ogni regione abbia regolamentato il territorio con proprie regole, anche ben diverse rispetto a quelle delle regioni attigue. Il che ha portato anche a grande concorrenza tra le stesse aziende proprio perché c’è stato lo spostamento dei consumatori da un Comune all’altro, da una regione all’altra. Quello che noi auspichiamo è che il riordino, che dovrebbe arrivare nei prossimi due anni, possa invece riportare un’omogeneità di regole sul territorio proprio per dare a tutte le aziende la certezza degli investimenti. In alcune regioni sono state stabilite distanze minime di 500 mt dai luoghi sensibili, in altre 200 mt. E quando parlo di luoghi sensibili mi riferisco alla scuola e all’università, ma anche agli ospedali. Con varianti anche sorprendenti, ad esempio i cimiteri sono stati ritenuti un luogo sensibile. Poi abbiamo tutti a disposizione gli smartphone dove ovviamente non sono previste distanze per l’utente, accediamo ad una sorta di offerta a chilometro zero. Così come abbiamo il gioco legale e il gioco illegale terrestre, online c’è legale e illegale. E questa è un’importante differenziazione da fare. Anche sulle piattaforme online, come ci ha ricordato in questi giorni la cronaca, c’è il gioco illegale, per questo è importante la regolamentazione. Come azienda siamo focalizzati nel prestare attenzione al cliente, anche a quello che può sviluppare particolari rischi di ludopatie o di gioco problematico. A nostro avviso la presenza e la socialità nel gioco terrestre va comunque supportata e garantita”, ha concluso Gregni.