“Prima della legalizzazione i videopoker erano gestiti dalla criminalità, noi c’eravamo e continuiamo ad esserci anche ora. La delega è un esempio da seguire, si parla tanto di tutela del giocatore, che giustamente va tutelato. Il decreto del gioco fisico presenta difficoltà maggiori rispetto all’online, soprattutto a causa della questione territoriale, una spina nel fianco che va assolutamente risolta. Il riordino deve badare alla tutela della salute pubblica e partire da un concetto semplice: la rete del gioco pubblico deve essere affidabile e diffusa capillarmente sul territorio. Oggi parliamo ancora di distanze e fasce orarie, provvedimenti totalmente inadeguati. Il giocatore, è bene chiarirlo, è stato tutelato dalla rete legale, dagli operatori. E’ da oltre un decennio che parliamo sempre degli stessi temi, speriamo che il prossimo anno si possa parlare dello sviluppo del settore. In passato la tutela del giocatore e del sistema in generale è passata attraverso l’affidamento del gioco a reti qualificate e professionali. Oggi il legislatore ha il delicato compito di ridisegnare l’assetto del gioco pubblico nel nostro Paese, e risulta fondamentale seguire la stessa linea guida, garantendo il buon funzionamento del sistema, tra trasparenza, legalità, entrate erariali e salute dei cittadini. Ci auguriamo che il riordino faccia tutti contenti, porti finalmente chiarezza e regole certe, e rappresenti la fine di quelle polemiche, a volte pretestuose e troppo ideologiche, che nell’ultimo decennio hanno infangato l’intero settore”.
Lo ha detto Emilio Zamparelli (in foto), Presidente STS delegato dal Presidente Fit-Confcommercio, intervenendo a Roma al Forum Acadi “Il riordino del Gioco Pubblico per la sostenibilità del comparto”.