I due candidati alla presidenza FISE sollevano perplessità sulla gestione del bilancio della Federazione, chiesto incontro con la presidenza del CONI
“Dall’analisi dei bilanci di FISE (Federazione italiana Sport Equestri) ed ESE (Equestrian Sports Events S.r.l.), società interamente partecipata dalla Federazione, emergono forti perplessità nella gestione del patrimonio federale”. Questo è quanto denunciano, a poche settimane dalle elezioni federali, i candidati Clara Campese e Duccio Bartalucci.
Le osservazioni sono state formalmente comunicate tramite una missiva inviata a vari enti, tra cui Sport e Salute S.p.A., CONI, Collegio dei Revisori dei Conti FISE e KPMG S.p.A.
Campese e Bartalucci rilevano anzitutto che la Federazione abbia utilizzato i contributi ordinari oltre i limiti posti da Sport e Salute facendo così apparire un avanzo di gestione.
Infatti, benché Sport e Salute abbia consentito alle Federazioni sportive la possibilità di utilizzare i contributi del 2024 solo per ristabilire il pareggio di bilancio 2023, la FISE ha utilizzato integralmente i contributi 2024 facendo così apparire un utile di 134.267 Euro.
In realtà, senza il soccorso di Sport e Salute, il bilancio 2023 si sarebbe chiuso con una perdita di gestione per il 2023 di 424.546 Euro.
Il risultato negativo del 2023 si aggiungerebbe a quello ancor peggiore del 2022, quando la FISE ha accumulato perdite per quasi 3 milioni di Euro (per la precisione, 2.898.946,35 Euro).
Tali risultati di gestione evidentemente negativi sono in parte imputabili alle perdite conseguite dall’ESE, società interamente partecipata dalla FISE per organizzare e gestire eventi sportivi equestri.
Tanto è vero che la FISE ha impiegato sino ad oggi risorse pari a circa 4,5 milioni di Euro per la partecipazione in ESE, società oggi posta in liquidazione.
Tra l’altro, benché la messa in liquidazione di ESE, la FISE ha indicato nel bilancio appena approvato un milione circa di crediti esigibili nei confronti di detta società che molto difficilmente saranno recuperati, tanto più che FISE ha immesso risorse in ESE con finanziamenti soci che dovrebbero essergli restituiti, annullando completamente il credito portato a bilancio.
Campese e Bartalucci hanno richiesto un incontro con il Presidente del CONI Giovanni Malagò per esprimere le proprie perplessità e chiedere di fare luce su questa questione unitamente ad altri aspetti gestionali di questa campagna elettorale ritenuti gravi e per i quali si chiederà un intervento da parte del CONI a difesa di tutti i tesserati.
“Da analisi di professionisti sembrerebbero gravi le incongruenze che delineano un quadro molto preoccupante nella gestione economico-finanziaria della Federazione – ha dichiarato Clara Campese, Presidente della FISE Veneto e candidata alla presidenza nazionale -. Il Presidente Di Paola deve spiegare a tutti i tesserati delle scelte che hanno creato un impatto significativo sul bilancio preventivo 2024, rendendo necessari per la prossima gestione dei tagli orizzontali per mantenere l’equilibrio finanziario che impattano su tutti i tesserati e tutti i circoli del Paese”, ha concluso Campese.
“Quanto emerso dalla relazione di diversi professionisti qualificati mi ha lasciato francamente interdetto e preoccupato – ha aggiunto Duccio Bartalucci -. Se infatti fossero confermate le conclusioni delle analisi svolte, la situazione finanziaria della Federazione sarebbe differente da quella ufficializzata. Ciò imporrebbe nel prossimo quadriennio ulteriori sacrifici che i tesserati e le associazioni non meritano di sostenere per scelte gestionali che lasciano perplessi”.