“Dietro gli Esport c’è un’economia enorme, anche per questo il settore va normato. Per una corretta applicazione delle norme è importante verificare, a priori, la residenza fiscale, il relativo centro di interessi vitali. In assenza di convenzione tra i diversi paesi è possibile subire doppie imposizioni. I gamers possono svolgere attività occasionali o abituali. I diritti di immagine sono attratti nella determinazione del reddito principale. Se il legislatore non terrà conto del tema della fiscalità il settore continuerà ad espandersi, ma non in Italia”.
Lo ha detto il dottor Celestino Bottoni, presidente nazionale Ancot e vice presidente nazionale CNA, membro dell’Osservatorio nazionale Sport e dell’Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo – Dipartimento per lo sport presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, intervenendo a Lecce presso l’Università del Salento al convegno “La fiscalità internazionale, fra sport, esport e gaming”.