(Jamma) – Questa mattina il quotidiano La Repubblica riporta che anche per l’associazione degli industriali è tempo di spending review. Il piano di Pesenti taglia stipendi e strutture dopo le manifestazioni di disagio espresse dalla aziende associate.
“Un’impresa con 50 dipendenti ha oneri di associazione da almeno 15 mila euro, un gruppo di mille addetti può spenderne più di 50 mila e spesso i soci sono soggetti a doppia imposizione: territoriale più merceologica: le defezioni raggiungono il 12% delle entrate: molti imprenditori passano a Confartigianato, Confcommercio o LegaCoop, perché chiedono meno soldi e fanno pagare solo i servizi effettivamente offerti. Il bilancio di Confindustria si erode così di anno in anno”.
L’articolo di Federico Fubini è pubblicato integralmente sul quotidiano in edicola.