Il libro raccoglie storie di amicizia, amore e solidarietà nate negli anni nelle sale bingo, divenute per tanti quasi una casa comune
Storie, ricordi, incontri, testimonianze, ma soprattutto emozioni fissate sulle pagine. “Bingo, amore e fantasia” è un libro scritto a più voci, un progetto editoriale ideato da CODERE – multinazionale che opera nel settore del gioco legale – e che ha preso forma durante il lungo lockdown che, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid, ha tenuto chiuse le sale bingo in tutto il Paese dall’8 marzo al 15 giugno 2020 e dal 26 ottobre dello stesso anno al giugno 2021, per un totale di 330 giorni in due anni.
Le macchine ferme, le estrattrici bloccate, le sale vuote e i punti di ristoro inattivi sono stati per tanto tempo il paradigma di una brusca e traumatica interruzione di momenti di svago, rapporti di amicizia, amore e socialità. Nasce così l’idea di trasformare una fase complessa e piena di incognite, in una testimonianza scritta di tante storie di vita che si sono avvicendate nelle sale bingo. Storie suddivise tra le quattro stagioni dell’anno, quasi ad evocare le età della vita.
Dal cappello “della discordia” di Mario, poggiato sul tavolo di gioco e fatto cadere appositamente a terra dallo scaramantico Michele nella convinzione che tenerlo lì porti sfortuna, alle figure di anziane nobildonne che illuminano la sala con abiti da sera e acconciature vistose, fino alla tenerezza di Enzo che assiste la moglie Giulia, ormai “senza più ricordi” o alla dolcezza triste di Rossana, nata Giancarlo, che prima di morire inondava la sala con la sua allegria e i suoi colori sgargianti. Storie di varia umanità, ma anche di solidarietà e amicizia di tanti operatori e direttori di sala.
“La sala Bingo esce, finalmente, dalle cronache giornalistiche per trasformarsi in un microcosmo di passioni, abitudini, amori e amicizie – sottolinea l’autore, Alessandro Cini -. Da semplice contenitore di giochi assume altre sembianze, divenendo un pretesto per raccontare ‘altro’, per rappresentare la vita che scorre. Il filo conduttore è fornito dalla leggerezza in senso ‘calviniano’: l’obiettivo dichiarato, infatti, era togliere peso alla struttura dei racconti e al linguaggio utilizzato. Lavorare a questo progetto mi ha consentito di tornare in un ambito, quello del Gioco Legale, che conosco bene, dandomi la possibilità di guardarlo sotto un altro punto di vista. Ringrazio le donne e gli uomini di Codere per il loro lavoro quotidiano, senza il quale nessun racconto avrebbe potuto prendere vita”.
Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alle associazioni cheCodere sostiene da anni nelle sale: IO domani, Bea a colori, Cooperativa Eva, Villa Gaia, Telethon.
“Il mondo delle sale bingo è sconosciuto ai più: la narrazione di questi luoghi purtroppo soffre spesso lo stigma e il pregiudizio sociale – dichiara Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di CodereItalia -. Partendo da un momento di sofferenza generale, raccontare con semplicità l’umanità che li contraddistingue, mettere in luce gli aspetti relazionali, evidenziarne l’inclusività, la disponibilità e la generosità è stato un momento di crescita e di consapevolezza. Spero che questo libro possa contribuire a sfatare qualche brutta leggenda e a portare un sorriso sui volti di chi queste sale le vive, che siano i dipendenti o i clienti”.