“Il progetto “Non dipendo, ma scelgo” è stato pensato nel 2019 ed è partito nel 2020 con le varie complessità del momento. Nonostante tutto è riuscito a sfruttare la necessità di sviluppare comunicazione a distanza. Come imprese del gioco cerchiamo di applicare le normative di settore che chiedono una precisa informazione ai consumatori. Allo stesso tempo cerchiamo anche modalità di contatto e cambiamenti normativi che consentano di filtrare l’accesso alle sale per diffondere la consapevolezza del consumo consapevole di un servizio di intrattenimento particolare come è il gioco a vincita in denaro. I luoghi legali di gioco hanno una serie di regole e controlli che garantiscono il consumatore. Il primo passo è mantenere un controllo dell’offerta da parte delle istituzioni, su questo si possono poi costruire soluzioni efficaci per la lotta alle dipendenze. I numeri del fenomeno sono amplissimi, per questo oltre ai rapporti con i soggetti istituzionali è importante che le imprese collaborino anche con le associazioni del terzo settore”. Lo ha detto il presidente di EGP-Fipe, Emmanuele Cangianelli (nella foto), intervistato da Konsumer Italia ETS.