Callipo (Salfi) al Ministro Saccomanni: “Rafforzare l’Amministrazione finanziaria e creare l’Agenzia dei Giochi”

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(Jamma) E’ un appello accorato quello che Sebastiano Callipo, Segretario generale del SALFi, rivolge al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni e ai Vice Ministri e ai Sottosegretari del MEF.

“In funzione di ottimizzare sia il rapporto fisco-contribuente, sia di creare un “fisco amico” per far ripartire il Paese, – si legge nella lettera inviata dal Segretario del Salfi al Mef – sia per sostenere interventi di riduzione dell’attuale eccessiva pressione fiscale, oggi ostacolo alla crescita economica, ribadire l’esigenza primaria di ottimizzare, rafforzandola, l’organizzazione dell’Amministrazione Finanziaria e, in particolare, delle Agenzie Fiscali, ripristinando l’Agenzia del Territorio e creando l’Agenzia dei Giochi. 

Anche ai fini di cui sopra si conferma, quindi, l’impegno, come già esternato nei mesi scorsi, a fornire documentato contributo circa la ripresa della discussione sull’esistente disegno di legge sulla delega fiscale.

Essa, infatti, prevedeva riforme importanti, come quella del catasto e del diritto penale tributario, nonché interventi volti alla semplificazione, al miglioramento della riscossione, al potenziamento degli strumenti contro la lotta all’evasione.

Andranno, quindi, operate scelte che vadano nella direzione di una maggiore equità nella distribuzione del carico fiscale, laddove, poi, a valle dell’approvazione della delega fiscale, sarà necessario un nuovo T.U.I.R..
Condividendo, ancora, pienamente le indicazioni fornite nella relazione del gruppo di lavoro dei cosiddetti Saggi al Sig. Presidente della Repubblica, in tema di miglioramento del sistema tributario e nell’attesa di incontrare le SS.LL., nelle competenti sedi, si ritiene che il Ministero, dalle SS.VV. governato, sia uno dei più indicativi ed idonei per sviluppare e portare a realtà normativa le indispensabili scelte legislative per ottimizzare il sistema tributario, il rapporto fisco-cittadini, coadiuvando così equità sociale e crescita economica, all’interno di un rinnovato sistema relazionale-sindacale.

Si auspica, – continaua Callipo – pertanto, la destinazione di ulteriori risorse finanziarie alle Agenzie Fiscali che garantiscano anche un’efficace lotta all’evasione, all’interno della quale non può sottacersi l’esigenza del rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2009.
Si invoca che quest’ultimo avvenga previa declinazione di nuovi incontri-confronti anche sugli stilemi gestionali ed organizzativi esistenti nel richiamato Sistema Agenziale.

Infatti, il miglioramento del rapporto fisco-cittadini, richiede l’esistenza di un’Amministrazione che adotti comportamenti proporzionati al singolo cittadino, migliorativi, previa instaurazione di una costante interazione e ordinamenti professionali e sistemi premiali all’altezza del ruolo svolto dai civil servants del fisco.

In particolare, l’evasione, ovvero la minaccia all’equità sociale e alla crescita economica, distorsiva dei meccanismi concorrenziali ed ostativa all’efficienza del sistema economico ed alle potenzialità di crescita, se non contrastata ancor più efficacemente, alimenterà comportamenti collusivi, nocivi anche all’immagine internazionale del Paese.

Tutto quanto sopra evidenziato ed auspicato è, a parere della Scrivente, sostenibile indipendentemente dalla fase ciclica attraversata dall’economia, nell’attuale recessione, ricorrendo, anche, alla radicale rivisitazione di talune imposte ed operando, peraltro, interventi redistributivi, tra diverse tipologie d’imposta tra le varie categorie, a parità di gettito.

Infine, è convincimento della Scrivente che il “quid pluris” ricavabile dalla lotta all’evasione fiscale, vada destinato alla riduzione delle imposizioni, sì da implementare la condivisione sociale del recupero di evasione, abbattendo l’attuale, enorme, pressione fiscale, nemica della crescita, a latere della ripresa di uno sviluppo della fiscalità internazionale e di accordi e negoziati bilaterali, di trasparenza, per intercettare le migrazioni transfrontaliere di natura finanziaria.

Nell’indicato riequilibrio dell’attuale tassazione andrà ridotto il carico che grava sui redditi da lavoro e di impresa”.