Durante l’incontro dedicato all’analisi del settore del gioco fisico organizzato da ACADI e che si è tenuto oggi alla Camera dei Deputati, sono emersi dati e riflessioni significative che evidenziano la necessità di un intervento urgente per il riordino del comparto. Nonostante siano anni che si discute di una riforma strutturale, ad oggi non si è ancora giunti a risultati concreti, mentre le politiche regolatorie locali e nazionali continuano a produrre effetti controversi.
Aumento della tassazione e calo del gettito
“Un dato che desta particolare sorpresa è il seguente: l’aumento della tassazione sugli apparecchi da intrattenimento (AWP e VLT) non ha prodotto un incremento del gettito fiscale, anzi, si è verificato l’effetto opposto. Mentre la tassazione è cresciuta, il giocato è calato del 33% e il gettito si è ridotto del 16%. Questo fenomeno evidenzia l’inefficacia delle politiche fiscali e regolatorie, portate avanti senza una visione d’insieme o un coordinamento tra i diversi livelli di governo” ha sottolineato Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto Friedman.
Effetti delle regolamentazioni locali
“Le politiche regolatorie regionali e comunali, – ha proseguito Bertoldi – come le restrizioni sugli orari di gioco e i distanziometri, hanno avuto un impatto significativo. Queste misure, pur introdotte con l’obiettivo di limitare i rischi legati al gioco patologico, hanno portato a uno spostamento dei giocatori verso segmenti meno regolamentati del mercato legale (come il gioco online) o, peggio, verso il gioco illegale, in costante crescita.
Il boom del gioco online
Il segmento del gioco online è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, triplicando il proprio volume. Tuttavia, la contribuzione fiscale del gioco online rimane significativamente inferiore rispetto ad altri segmenti, a causa di una tassazione più favorevole. Questo squilibrio, pur non imputabile alle aziende, crea una concorrenza sleale tra i diversi comparti del mercato legale.
La necessità di un riordino strutturale
Questa situazione evidenzia l’urgenza di un riordino complessivo del settore. La “contraddizione fiscale” – un aumento delle tasse che produce una riduzione del gettito – rappresenta un caso raro nel panorama economico e sottolinea quanto sia importante intervenire con riforme mirate. Solo un sistema regolatorio uniforme e coerente può garantire:
• Una competizione equa tra i vari segmenti del mercato;
• Un contrasto efficace al gioco illegale;
• Una maggiore efficienza fiscale, riducendo gli effetti negativi delle politiche frammentarie.
Il ruolo delle regioni
Un altro tema centrale è il coinvolgimento delle regioni nella gestione del gettito. Attualmente, le regioni sostengono i costi sanitari legati ai giocatori patologici, ma non ricevono alcun beneficio economico dal settore del gioco. Questa mancanza di compartecipazione disincentiva le regioni a modificare le proprie regolamentazioni. Un sistema che preveda una redistribuzione diretta o indiretta del gettito potrebbe riequilibrare le decisioni a livello istituzionale, favorendo un approccio più collaborativo anche in sede di Conferenza Unificata.
Il settore del gioco necessita di un riordino urgente per affrontare le sfide legate alla regolamentazione, alla concorrenza e alla fiscalità. Solo una riforma strutturale potrà garantire un equilibrio tra le esigenze economiche dello Stato, la tutela dei giocatori e il supporto alle regioni, creando un sistema più equo e sostenibile per tutte le parti coinvolte”, ha concluso Bertoldi.