HomeApparecchi da intrattenimentoAumento delle sale scommesse, AGCAI: "Rischio sociale, appello alle Regioni"

Aumento delle sale scommesse, AGCAI: “Rischio sociale, appello alle Regioni”

“Il Governo si appresta a proporre un accordo che prevede l’apertura di 9.000 sale scommesse certificate a soli 100 metri da scuole, chiese e luoghi di culto. Tale misura rappresenta un’ulteriore espansione del settore del gioco d’azzardo, con conseguenze preoccupanti per le comunità locali”.

Così comunica l’associazione AGCAI in una nota inviata alla redazione Jamma che prosegue:

“Attualmente, in Italia, sono autorizzate circa 5.000 sale scommesse. Con questa nuova proposta, potrebbero spuntare ulteriori 4.000 strutture, portando a un totale di 9.000 sale in tutto il Paese. Questo cambiamento trasformerebbe i centri delle grandi città italiane in vere e proprie “Las Vegas”, con slot machine e VLT (videolottery) accessibili 24 ore su 24.

Questi nuovi “punti certificati”, che assumerebbero a tutti gli effetti le sembianze di grandi casinò, potrebbero operare senza limiti di orario, restando aperti anche durante la notte. Questa possibilità, unita alla mancanza di restrizioni sulle puntate, rischia di avere conseguenze catastrofiche per le famiglie italiane, già provate dalle problematiche legate alla dipendenza da gioco d’azzardo.

Molti Sindaci e Governatori si sono da sempre dimostrati virtuosi nell’applicare misure di contrasto al gioco d’azzardo. Grazie all’introduzione di distanze minime dai luoghi sensibili e limitazioni sugli orari di apertura, sono riusciti a ridurre l’impatto sociale del fenomeno. Tuttavia, la proposta avanzata in Conferenza Unificata rischia di togliere potere decisionale a Regioni e Comuni, impedendo loro di intervenire per proteggere le comunità locali.

Se l’accordo venisse approvato:

  • Le sale scommesse aumenterebbero esponenzialmente, invadendo i centri urbani.
  • I luoghi sensibili come scuole e chiese perderebbero la protezione attuale, con strutture di gioco a ridosso di tali spazi.
  • Le amministrazioni locali, come Sindaci e Regioni, non avrebbero più la possibilità di regolamentare o limitare il fenomeno.
  • Si aggraverebbero i problemi legati alla ludopatia, con effetti devastanti sulle famiglie italiane più vulnerabili.

È fondamentale che Sindaci e Governatori si oppongano a questa proposta, continuando a difendere il diritto delle comunità locali a tutelare i cittadini. Le misure finora adottate hanno dimostrato che è possibile limitare i danni derivanti dal gioco d’azzardo, e permettere questa espansione significherebbe cancellare anni di progressi”.

Redazione Jamma
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