(Jamma) “In attesa che si concluda la procedura per l’assegnazione delle nuove concessioni – recita un comunicato di ASSOSNAI – il mercato delle scommesse sportive continua a presentare forti squilibri a causa della persistente operatività di centri non autorizzati che proliferano su tutto il territorio nazionale. Una recente ordinanza del Tribunale di Roma fa chiarezza sulle presunte discriminazioni di alcuni operatori esteri
“ASSOSNAI – commenta il Presidente Francesco Ginestra – “ha più volte invocato iniziative fattive dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, evidenziando l’importanza di portare all’attenzione dell’autorità giudiziaria le conseguenze giuridiche della nuova gara, al fine di difendere con forza l’applicazione della normativa nazionale vigente in materia, sempre più spesso oggetto di attacchi strumentali”.
L’Associazione apprende quindi favorevolmente che il Tribunale di Roma, con ordinanze del 17/05/13 depositate il 25/05/13, ha confermato il sequestro di alcuni centri collegati all’operatore austriaco Skysport365 Gmbh, evidenziando che le previsioni del Decreto Bersani del 2006 – che erano entrate in contrasto, secondo le statuizioni della Corte di Giustizia, con i principi di libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi – sono state eliminate.
Il Collegio ha rilevato che, dall’esame del nuovo bando di gara, i principi contenuti nella legge di conversione del Decreto Fiscale, sono stati attuati e non risultano più inserite le critiche previsioni relative alla “rinuncia alle attività transfrontaliere” e alle “distanze minime”. Il Tribunale ha preso atto della domanda di partecipazione alla gara presentata dall’operatore austriaco e dei motivi di ricorso formulati avanti al Tar del Lazio avverso la gara stessa,
ritenendoli elementi non risolutivi per disporre l’annullamento del decreto di sequestro mediante “disapplicazione” normativa
“Auspico che quest’ordinanza faccia scuola” – conclude Ginestra – “perché la rete di raccolta scommesse dello Stato è al collasso, a causa di fortissimi squilibri causati dalla presenza di migliaia di punti di accolta che operano in spregio delle nostre Leggi con condizioni economiche a loro totale vantaggio, che rendono impossibile la redditività delle nostre imprese, oltre a non garantire la tutela dei cittadini e delle entrate a favore della collettività”.