In merito al servizio andato in onda su Striscia la Notizia, che ha attaccato i gestori di slot machine, l’associazione ACADI, presieduta dall’Avv. Geronimo Cardia (in foto), ha realizzato un video di risposta per chiarire i fatti e smentire le informazioni riportate. Nel video si spiega come dal 1998, è lo Stato italiano a definire i requisiti dei giochi, le modalità di offerta e la ripartizione delle giocate tra vincite, gettito fiscale e filiera distributiva.
“Il settore del gioco pubblico è regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che stabilisce le caratteristiche dei prodotti e le condizioni di accesso al mercato – evidenzia ACADI in una nota -. Associare le slot machine alla criminalità organizzata, anche solo in via ipotetica, è calunnioso. Solo la rete legale garantisce ambienti di gioco controllati, sicuri e conformi alle normative, riconoscibili attraverso i loghi ufficiali dello Stato. Il gioco illegale è ancora diffuso e pericoloso. Ostacolare il gioco pubblico significa vanificare i risultati ottenuti negli ultimi vent’anni, rischiando di tornare alla situazione iniziale, quando l’offerta illegale era dominante. Gli operatori del gioco pubblico lavorano ogni giorno per evitare che ciò accada”.
Il video si conclude ricordando le battaglie contro la criminalità e le mafie dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ribandendo che le aziende e i dipendenti del settore del gioco legale stanno dalla parte dei due eroi e della legalità, combattendo ogni giorno la criminalità organizzata e il gioco irregolare.