Crisi della slot in presenza significa crisi delle entrate fiscali dai giochi
L’ultimo bollettino dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha registrato un gettito fiscale pari a 8,09 miliardi di euro derivante dagli operatori concessionari di giochi nei primi nove mesi del 2024. Questo dato rappresenta una diminuzione del 6,53% rispetto agli 8,2 miliardi raccolti nello stesso periodo del 2023.
Effetti sul settore e rischio di migrazione verso il gioco illegale
Come evidenziato da diversi esperti, la domanda di gioco difficilmente si esaurisce, tende piuttosto a “spostarsi”. Questo scenario rappresenta una sfida per le istituzioni e gli operatori del settore, chiamati a interrogarsi sulle cause del declino e sulle possibili contromisure.
Sul dato della raccolta pesa in modo significativo la riduzione delle entrate dalle slot a vincita limitata (AWP). La possibile diminuzione delle installazioni di AWP, richiesta da enti locali e ipotizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, potrebbe aggravare ulteriormente il bilancio del settore terrestre.
Gioco online vs. gioco terrestre
Inoltre, la domanda che fino ad oggi ha preferito la slot fisica potrebbe facilmente spostarsi online. Così c’è un altro fattore rilevante che è il confronto tra il gioco terrestre e quello online. Gli operatori online, al netto delle tasse, a ottobre hanno trattenuto circa 180 milioni di euro, pari a oltre il 3% della raccolta. In termini fiscali, pagano un’aliquota di circa l’1% sulla raccolta, un valore significativamente inferiore rispetto al 24% imposto sul gioco terrestre tramite le AWP.
Questo squilibrio, secondo alcuni osservatori, crea un vantaggio per i concessionari online, che in molti casi gestiscono anche reti di slot fisiche. Di fatto, il peso fiscale sul gioco terrestre è trasferito ai gestori locali e ai consumatori, lasciando agli operatori maggiori margini sul digitale.
Riflessioni finali
Mentre il settore del gioco legale affronta sfide crescenti, le discussioni pubbliche continuano a concentrarsi su temi come la riduzione delle AWP, le distanze minime dai luoghi sensibili, gli orari di chiusura e la prevenzione della ludopatia. Tuttavia, dietro questi dibattiti si cela una questione centrale: come bilanciare la regolamentazione del settore con la necessità di contrastare il mercato illegale e mantenere un gettito fiscale sostenibile?
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere il destino di un’industria che sembra essere a un bivio.