(Jamma) Al via il secondo giro di controlli dei pubblici esercizi di Merano che hanno al loro interno installati apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro. «Dal nostro primo monitoraggio – dichiara Fabrizio Piras, comandante della polizia municipale di Merano – abbiamo scoperto che in 320 esercizi su 380 c’erano le macchinette, una cifra indubbiamente significativa». E proprio in occasione del primo “giro” il Comune ha informato tutti i baristi, ricordando loro che in base alla legge provinciale in vigore non si possono tenere slot in un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili. Le multe. «Di recente – prosegue Piras – abbiamo iniziato il secondo giro di controlli e sono state comminate le prime sanzioni. Finora siamo arrivati a una trentina di multe, ma riusciremo a completare i controlli solamente nella prima parte del 2014». Sono davvero pochi in ogni caso i baristi che dopo la prima multa tolgono le slot. Preferiscono tenerle per massimizzare i guadagni.
L’iter. Ma a Merano, a differenza del vicino Comune di Bolzano, basteranno due verifiche e non tre. «Chi riceverà la seconda sanzione, che può arrivare anche ad un massimo di 500 euro, o rimuove le slot o chiude». Calendario alla mano, peraltro, è probabile che la polizia municipale di Merano riesca a ultimare i controlli solo nel giro di un annetto. È sempre una questione di personale a disposizione.
Il ricorso. Nel frattempo, a fronte di una trentina di sanzioni, c’è da registrare anche il ricorso di un barista. «Adesso – prosegue Piras – tocca a noi rispondere». Il barista ha sollevato una serie di obiezioni sottolineando, tra le altre cose, che la competenza statale dovrebbe prevalere su quella provinciale. «La strada è stata tracciata – conclude Piras – e anche Merano non farà sconti».