IMU: Zini (FIPE), no a super tassa sui bar per il gioco

(Jamma) Alfredo Zini, vice presidente Epam-Confcommercio di Milano e vice presidente della Fipe, lancia una proposta sui problemi del gioco nei locali pubblici. “Fermo restando che il gioco non può diventare una malattia e che lo Stato incassa un sacco di soldi dal gioco e dalle scommesse, credo che non possa essere il titolare di un bar a pagare ulteriormente una tassa con l’aumento dell’Imu. Quello che potrebbe accadere nel comune di Crema – dove è stata decisa l’aliquota massima per gli esercizi che ospitano il gioco – trovo sia un ulteriore accanimento nei confronti di imprenditori che pagano già molte tasse e balzelli. La strana idea di Crema poi potrebbe dare la stura ad altri comuni per aumentare l’Imu. Noi come Fipe abbiamo già proposto un bollino da esporre per il gioco sicuro nei bar che hanno slot autorizzate dal ministero, corsi di formazione per i gestori che dovranno iscriversi in apposito registro e l’inserimento nelle slot di un dispositivo che possa leggere i dati sulla tessera sanitaria, tanto da vitare il gioco ai minorenni e alle persone che soffrono di ludopatia. Va fermamente combattuto il fenomeno delle slot illegali che creano un danno per gli imprenditori , per lo Stato, e per i giocatori malati che scelgono questa strada per giocare senza limiti. Non saranno certo nuove tasse a scoraggiare i giocatori malati, che sceglieranno le slot clandestine o altre forme di azzardo. Credo sia giusto garantire sicurezza ai clienti e un modo corretto di fare impresa agli esercenti che garantiscono, a loro volta, migliaia di posti di lavoro”.