Nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza ha disposto, su tutto il territorio provinciale, un rafforzamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria: in particolare, oltre al capoluogo berico, gli interventi hanno riguardato le principali arterie di collegamento di tutta la provincia e i principali centri cittadini, a tutela di imprese, commercianti, artigiani e, più in generale, degli operatori economici rispettosi delle regole.
Numerosi gli equipaggi operativi messi in campo in un solo giorno (sia in uniforme che in servizi in borghese), che hanno sottoposto a controllo circa 80 veicoli e identificato oltre 150 persone, con attenzione particolare a possibili traffici illeciti e, con il supporto dell’unità cinofila antidroga, al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
In tale ultimo settore diversi sono stati i controlli esperiti, sia nel capoluogo – anche con il supporto di personale della Polizia Locale – che a Montecchio Maggiore, che hanno portato al sequestro di diverse decine di dosi di sostanza stupefacente di hashish e di marijuana, con conseguente segnalazione alla locale Prefettura di n. 3 soggetti, di cui uno minorenne, per la violazione dell’art. 75 del DPR 309/90.
Effettuati numerosi controlli presso diversi esercizi commerciali in materia di sicurezza prodotti e contrasto alla contraffazione che hanno portato al sequestro amministrativo, in diversi esercizi commerciali, di circa 3.000 articoli privi dell’indicazione delle informazioni minime sulle relative etichette previsti dalla normativa vigente, tra cui casalinghi, articoli di bigiotteria e giocattoli (85), con irrogazioni di multe per circa 5.000 euro di euro contestate ai titolari dei negozi interessati sia nel capoluogo che in provincia.
Sono, altresì, proseguiti i controlli sulla corretta attuazione della normativa regionale e comunale in materia di spegnimento, nelle fasce orarie “protette”, degli apparecchi da intrattenimento (cc.dd. slot-machine), nonché sulla emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali nei pubblici esercizi e nei mercati rionali.
In particolare, gli interventi hanno portato all’irrogazione, nei confronti dei titolari di esercizi commerciali ubicati nei comuni di Bassano del Grappa, Schio, Montecchio Maggiore, Arzignano, Valdagno e Thiene, di sanzioni amministrative pecuniarie pari ad euro 15.000, per aver tenuto in funzione complessivamente 30 apparecchi da intrattenimento (slot-machines) fuori dagli orari consentiti dalle vigenti normative di settore.
Individuati, ancora, 10 lavoratori “in nero/irregolari” sia nel capoluogo che in provincia, impiegati rispettivamente presso un cantiere edile operante in città e presso un ristorante in Montecchio Maggiore.
I controlli sono stati condotti anche in materia di corretta memorizzazione dei corrispettivi elettronici, dove, oltre ad aver riscontrato diverse violazioni per mancata memorizzazione dei corrispettivi, in un caso è stata contestata la mancata installazione del registratore di cassa.
Inoltre, nel corso dei controlli posti in essere, le Fiamme Gialle, hanno deferito all’A.G. n. 2 soggetti per soggiorno irregolare sul Territorio dello Stato, uno identificato all’interno della stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, l’altro presso il mercato settimanale di Arzignano. In tale ultimo caso si è proceduto a deferire all’A.G. anche il titolare dell’impresa che lo aveva illegalmente impiegato.
Da ultimo, i militari della Compagnia di Schio, avvalendosi del supporto di personale dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, hanno effettuato un accesso ispettivo presso un’area aziendale di proprietà di un’impresa edile della provincia berica.
All’esito dell’ispezione, è stata rilevata la presenza di sacchi di grosse dimensioni contenenti materiale di risulta (nylon, bombolette spray esauste, carta, plastica) depositati alla rinfusa, non protetti dall’azione degli agenti atmosferici e depositati su suolo vegetale, tra i quali è stata accertata la presenza ingente materiale potenzialmente pericoloso (scarti di lana di roccia/vetro da isolamento).
Pertanto, essendosi configurata l’ipotesi di reato di cui all’art. 256, commi 1 e 2 del D. Lgs. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, si è sottoposto a sequestro preventivo d’iniziativa n. 16 sacchi contenenti materiale di risulta, l’area presso la quale gli stessi erano illecitamente stoccati nonché a segnalare all’Autorità Giudiziaria di Vicenza i due 2 soggetti responsabili.
Si tratta, complessivamente, di interventi che mirano ad assicurare alla collettività tutta, nonché agli onesti imprenditori, operatori economici e lavoratori un periodo di tranquillità nel pieno della legalità economico-finanziaria ivi inclusi quelli legati alla violazione della normativa ambientale, suscettibili di compromettere l’habitat naturale e le bellezze paesaggistiche vicentine e che proseguiranno ulteriormente nelle prossime settimane.
Si rappresenta che, con riferimento alle ipotesi penalmente rilevanti, in ossequio al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.