L’autorità francese per il gioco d’azzardo, ANJ, aggiorna le misure che gli operatori devono attuare per garantire la sicurezza del gioco.
Il 28 marzo scorso una commissione speciale ha approvato i piani d’azione per combattere le frodi e il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo da parte degli operatori autorizzati in base a diritti esclusivi per l’online, oltre ai piani d’azione per il 2024 per prevenire il gioco d’azzardo eccessivo o patologico e l’accesso al gioco d’azzardo da parte dei minori nei casinò e nelle sale scommesse.
La revisione del piano d’azione è stata avviata dopo il reclamo presentato da alcuni utenti al Mediateur des Jeux en Ligne in merito alla validità, al contesto e al contenuto di alcune clausole.
Quella del Mediateur è una figura istituita nel 2029 con l’obiettivo di mediare tra i consumatori francesi di gioco d’azzardo online e gli operatori autorizzati.
L’ANJ suggerisce di raggiungere un “livello soddisfacente” di conformità legale alle clausole generali degli operatori di gioco d’azzardo – senza la necessità di standardizzare un “obbligo contrattuale” sui licenziatari.
La revisione si è concentrata sull’identificazione e la rimozione di contenuti illegali, ambigui o potenzialmente problematici dalle clausole.
Questa revisione globale e gli scambi che hanno avuto luogo in quell’occasione tra i servizi ANJ e gli operatori hanno permesso di cancellare varie clausole, per alcuni di essi illegali. Le clausole incluse sono :
- le clausole che escludono totalmente o parzialmente la responsabilità degli operatori, limitando in tal modo il diritto al risarcimento dei giocatori in caso di violazione da parte dell’operatore del gioco;
- le clausole che ostacolano l’esercizio di procedimenti giudiziari dei consumatori, come quelli che impongono al giocatore, in caso di controversia, di intentare un procedimento dinanzi a un tribunale diverso dal luogo del suo domicilio. Indipendentemente dal luogo in cui si trova la sede legale dell’operatore il giocatore deve poter rivolgersi al tribunale del suo domicilio;
- clausole che limitano i mezzi di prova a disposizione dei consumatori;
- le clausole che accorciano la durata del periodo di prescrizione durante il quale il giocatore può far valere i propri diritti nei confronti dell’operatore e che, in linea di principio, è di cinque anni;
- clausole che consentono all’operatore di limitare la posta in gioco dei giocatori senza dover giustificare un motivo legittimo. A tale riguardo, l’ANJ ha ricordato agli operatori che una limitazione delle scommesse senza legittime ragioni può costituire un rifiuto di fornire servizi vietati dal Codice dei consumatori, o addirittura, a seconda delle circostanze, una pratica commerciale fuorviante. A tale riguardo, il motivo legittimo, che deve sempre essere dimostrato dall’operatore, può in particolare essere basato su:Prevenzione di un gioco eccessivo o patologico e di tutela dei minori; – la lotta contro la frode, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; – o l’esposizione finanziaria dell’operatore.
- Clausole che possono portare, in caso di pareggio o classifiche ex-aequo, al rimborso al giocatore meno della sua puntata iniziale (pagamento della scommessa a un tasso inferiore a 1).
Diversi operatori francesi, destinatari delle ‘Decisione’ sono stati avvertiti di rimuovere o rivedere i contenuti o le clausole che limitano in modo ingiustificato la responsabilità degli operatori e limitano il diritto di risarcimento di un cliente.
Le clausole generali non possono ostacolare l’”esercizio di azioni legali” di un cliente, come quelle che richiedono al giocatore, in caso di controversia, di deferire la questione a un tribunale diverso da quello del suo luogo di domicilio.
L’autorità ha approvato anche il Piano d’azione di 19 operatori contro il riciclaggio.