Assoluzione con la formula “il fatto non sussiste” è stata pronunciata dal Tribunale di Lodi in data in favore di due imputati, titolari di una ditta di gestione di AWP, accusati nel 2020 di avere installato apparecchiatura AWP, realizzata e commercializzata da Cristaltec, caratterizzata da una anomalia relativa alla presunta forzatura di guscio di protezione di presa USB, suscettibile di provocare, mediante apposito intervento, l’alterazione dei dati della raccolta di gioco.
Gli imputati, assistiti dall’avvocato Fabio Granello e dall’avvocato Marco Ripamonti (nella foto), sono stati tratti a giudizio scegliendo il rito ordinario, per i delitti di tentata frode informatica (640 ter cp) e di interruzione illecita ed abusiva di comunicazioni telematiche (art.617 quater cp). Secondo l’accusa, i reati sarebbero stati realizzati mediante manomissione sui contatori dell’apparecchio.
L’istruttoria dibattimentale si è articolata nell’escussione dei diversi operanti che hanno proceduto al sequestro ed agli accertamenti, esaminati dal Pubblico Ministero ed ampiamente controesaminati dalla difesa.
Successivamente, alla data del 28 Giugno 2024 sono state rese le discussioni difensive. L’avvocato Marco Ripamonti si è avvalso anche di memoria difensiva e di produzioni documentali a confutazione delle tesi accusatorie. All’esito della discussione il Tribunale ha assolto i due imputati con ampia formula “il fatto non sussiste”.
L’avv.Marco Ripamonti, soddisfatto per l’epilogo, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sentenza che rende giustizia. Si è trattato di un caso che dal punto di vista mediatico, a livello locale, ha avuto un eccessiva ed ingiustificata rilevanza ed enfasi nelle sue fasi iniziali, a fronte di fatti tutt’altro che scontati. L’istruttoria dibattimentale è stata fondamentale ed ha evidenziato la insussistenza delle accuse“.