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(Jamma) Si è tenuta martedi 9 luglio l’udienza collegiale presso il Tar di Bolzano relativa al caso di uno dei baristi bolzanini che ha deciso di opporsi all’ordinanza del comune per la rimozione delle slot dagli esercizi commerciali situati entro un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili. Risale a metà giugno la decisione del presidente del Tar Hugo Demattio che aveva concesso la sospensiva, in attesa dell’udienza di merito, stabilendo che la revoca della licenza del bar, a fronte delle tre sanzioni inflitte dalla polizia municipale, per la mancata rimozione delle slot, è una punizione eccessiva.
“Praticamente avevamo ottenuto – ha spiegato a Jamma.it l’avvocato Giuseppe Avolio, difensore dell’esercizio – dal presidente del Tar la parziale paralisi dell’ordinanza con cui il comune di Bolzano chiudeva i bar fino a rimozione delle slot, nel senso di impedire al comune di chiudere i bar. Allo stato – ha spiegato – stiamo aspettando il provvedimento. Con ogni probabilita’ il Tar non confermerà la sospensiva perché fisserà a breve l’udienza di merito, questo perché abbiamo deciso di far rimuovere le slot dal bar dato che il comune minacciava di denunciare gli esercenti ex art. 650 c.p. e gli stessi temevano per il permesso di soggiorno.
Ormai siamo alla resa dei conti e l’amministrazione comunale ha deciso di giocarsi anche la carta della minaccia della denuncia penale, un comportamento che dimostra chiaramente nervosismo da parte delle istituzioni e tensione da parte di una classe politica che si gioca la faccia su una campagna moralizzatrice che colpisce i piu’ deboli, i baristi e non tocca i grandi concessionari di Stato”.